Bassano, memoria delle vittime della Shoah e delle foibe – Finco (LN): «Cittadinanza onoraria alla Segre ma non all’esule giuliana. Nuovo spettacolo vergognoso del centro-sinistra bassanese. La segretaria provinciale Luisetto prenda subito le distanze»

Venezia, 29 novembre 2019 – «Quello al quale abbiamo assistito ieri sera a Bassano del Grappa, durante la seduta del Consiglio comunale, è davvero un pessimo spettacolo offerto ancora una volta dai consiglieri di opposizione. Sono stati loro ad aver presentato una mozione per conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre. Una proposta più che legittima che i colleghi leghisti hanno accolto subito. Peccato però che quando la maggioranza ha presentato un emendamento per insignire della cittadinanza anche Egea Haffner, esule giuliana, i consiglieri di opposizione si siano alzati e siano usciti dall’aula. Un atteggiamento non solo infantile, ma davvero inconcepibile per chi ci accusa in continuazione di strumentalizzare le tragedie del passato». Così Nicola Finco, capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Veneto, commenta quanto accaduto ieri sera a Bassano del Grappa (VI), durante il Consiglio comunale.

«Mi rivolgo in modo particolare all’ex assessore Oscar Mazzocchin – continua Finco -: proprio lui che ora è capogruppo di una lista che si chiama “Bassano per tutti”, e che ieri sera era tra coloro che hanno abbandonato l’aula al momento del voto sulla mozione. Evidentemente la nostra città, per lui, non deve essere aperta proprio a tutti, ma solo a quelle persone che può utilizzare al meglio per i propri fini politici. Noi invece riteniamo che le ideologie che comportano la morte e le sofferenze dei popoli siano tutte da condannare, in egual misura, ed è per questo che la maggioranza ha proposto di associare a Liliana Segre, che sta portando avanti il suo faticoso compito di testimone degli orrori, anche Egea Haffner, in rappresentanza di chi fu costretto a scappare dalla propria terra per non venire ucciso nelle foibe. Ma si vede che Mazzocchin non la pensa così. Vorrei poi sollecitare la segretaria provinciale del Partito Democratico Chiara Luisetto, proprio colei che giustamente ha sollevato il caso delle pietre d’inciampo a Schio, a prendere le distanze dal gruppo consiliare del Pd. A lei ricordiamo le parole che ha pronunciato solo pochi giorni fa: “Come possa essere divisiva un’azione volta a ricordare vittime di un regime non lo capiremo e soprattutto non lo accetteremo mai”. Ecco, la invitiamo a far riflettere i suoi consiglieri su questo aspetto».

(Lega Nord)

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