Politica – “Il Consiglio regionale approva all’unanimità il Bilancio di previsione finanziario 2020/2022. Presentato il DEFR 2020/2022”

Politica – “Il Consiglio regionale approva all’unanimità il Bilancio di previsione finanziario 2020/2022. Presentato il DEFR 2020/2022”

(Arv) Venezia 4 nov. 2019 –      Nella seduta odierna, il Consiglio regionale del Veneto ha approvato all’unanimità la PDA n. 108, ovvero il bilancio regionale di previsione 2020/2022.

Di seguito, il Presidente della Prima Commissione, Alessandro Montagnoli (LN), ha illustrato “il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) per gli anni 2020, 2021, 2022, che rappresenta il principale strumento della programmazione regionale, previsto dal Decreto Legislativo n. 118/2011 in materia di armonizzazione contabile”.

Per il Correlatore Claudio Sinigaglia (PD) “il Presidente Luca Zaia dovrebbe rivedere la premessa del DEFR sul tema dell’autonomia, spiegando i motivi per cui l’intesa sull’autonomia rafforzata non è stata ancora raggiunta. Manca inoltre l’analisi della situazione di Veneto Sviluppo che rischia la chiusura senza risorse nel Fondo di Rotazione. Manca la proposta di modifica della L.R. n. 39/2017 in materia di ERP, normativa che sta mettendo in difficoltà le persone anziane soprattutto in ordine all’acceso agli alloggi popolari e alla quantificazione dei canoni. Non ci sono, poi, i dati sui costi della Pedemontana, anche in rapporto ai pedaggi riscossi. Non è scritto nulla per sostenere le famiglie e la natalità, temi che peraltro sono in discussione in Commissione Sanità. Manca la previsione della riqualificazione del Polo Ospedaliero Giustinianeo di Padova, in vista del nuovo Ospedale a Padova Est. Nulla sulla digitalizzazione della Banda Larga, nulla sulla bretella ferroviaria che dovrebbe collegare il Veneto con l’Aeroporto Marco Polo. Soprattutto è assurdo che il DEFR non contenga gli obiettivi della programmazione sanitaria. Non c’è nessuna attenzione nei confronti del Parco Colli e della Valpollicella, dell’area Termale Euganea, come se in Veneto ci fosse solo il Prosecco. Nulla, da 18 anni a questa parte, sulla riforma delle IPAB, non c’è la previsione di un coordinamento dei diversi Poli Fieristici, nessuna azione per contrastare le dipendenze e per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro. Vanno incrementati i posti per gli asili nido con appositi finanziamenti”.

Sono inoltre intervenuti i consiglieri Dem Graziano Azzalin e Andrea Zanoni, il quale ha posto l’accento sulla necessità “di investire e adottare urgentemente misure per contrastare i cambiamenti climatici”.

Per Massimo Giorgetti (FdI): “Se da una parte è giusto il percorso scelto da Zaia per l’autonomia, tuttavia abbiamo ritenuto giusto inserire ‘nelle more dell’approvazione, anche la previsione di appositi accordi economico- finanziari con il Governo. Inoltre, va contrastata la droga dotando gli Agenti di Polizia Locale di cani anti droga e prevedendo test anti droga nelle scuole. Vanno incentivati anche i siti storici, le infrastrutture, i musei che affrontano la Seconda Guerra Mondiale e la guerra che non c’è stata, ovvero la ‘Guerra Fredda’. Va rivista la legge e il Piano per la gestione dei rifiuti. Abbiamo avanzato due proposte che riguardano la viabilità e la mobilità, in particolare quella relativa al Lago di Garda, con la necessità prioritaria di raggiungere più agevolmente le infrastrutture sanitarie. Va supportato di più il movimento sportivo di base, che deve poter usufruire di adeguati impianti, perché non ci sono solo le Olimpiadi”.

Cristina Guarda (CpV/Veneto2020) ha avanzato alcune proposte “per un Veneto più verde, più a misura di bambino, di donna e di uomo, più giusto e più equo, contrastando ogni forma di violenza e discriminazione e promuovendo una cultura di pace. Vanno inoltre sostenute le nuove generazioni, offrendo loro adeguate proposte culturali, mezzi di trasporto più efficienti, possibilità lavorative all’altezza delle loro aspettative. Dobbiamo mettere i nostri giovani anche nella condizione di realizzarsi in ambito familiare. Vanno implementati i servizi per accogliere i nostri anziani nelle case di Riposo e va portata avanti in modo coordinato una attività di prevenzione in materia ambientale e sanitaria, realizzando una analisi epidemiologica in materia di Pfas. Auspico infine un cambio di rotta anche sul consumo di suolo”.

Patrizia Bartelle (IIC) ha ribadito “le criticità presenti nel Defr, che appare come un libro dei sogni meraviglioso ma difficilmente realizzabile. Peccato che, ad esempio, il territorio Polesano sia penalizzato, in primis in materia di trasporti. Non vengono valorizzate le linee di trasporto acque. Manca una previsione per rendere più moderni i mezzi di trasporto, per tutelare le zone d’acqua”.

Al termine della discussione generale, la seduta è stata interrotta alle ore 18.40 e riprenderà domani alle ore 11.00, con l’esame degli emendamenti sul DEFR 2020/2022.

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(Consiglio Veneto)

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