Sanità – Bigon (PD): “Vaccini gratis, la Regione ha bocciato tutte le nostre proposte per estendere le coperture. Eppure il modello veneto ha fallito”

Sanità – Bigon (PD): “Vaccini gratis, la Regione ha bocciato tutte le nostre proposte per estendere le coperture. Eppure il modello veneto ha fallito”

(Arv) Venezia 12 nov. 2019 – “Speravamo che la Regione mostrasse maggiore sensibilità sul fronte delle vaccinazioni, visti i risultati incoraggianti dopo l’entrata in vigore della Legge Lorenzin. Invece tutte le nostre proposte sono state respinte”. Anna Maria Bigon, Consigliera regionale del Partito Democratico, commenta così la bocciatura dei tre emendamenti del gruppo, di cui era prima firmataria, riguardanti le coperture vaccinali. “Il modello veneto difeso da Zaia, con la sospensione dell’obbligo, è stato fallimentare e ha provocato nel giro di cinque anni un vero e proprio crollo, dal 98% al 91,3% ben al di sotto della cosiddetta immunità di gregge, fissata al 95%. Grazie alla Legge Lorenzin c’è stata una ripresa, sebbene non siano state ancora raggiunte quelle cifre. Chiedevamo uno sforzo per estendere ulteriormente la copertura rendendo gratuite le vaccinazioni previste dal calendario regionale, inclusa quella anti-influenzale stagionale, investendo due milioni e mezzo, ma abbiamo incontrato un secco rifiuto. Stessa sorte per la proposta di vaccinazione gratuita del personale che lavora in asili, scuole, strutture sanitarie e sociosanitarie, in modo da tutelare maggiormente le persone più a rischio dal punto di vista immunitario, come bambini e anziani”.

Infine la terza bocciatura, riguardante la campagna informativa e formativa: “In tempi di fake news, amplificate a dismisura da internet e dai social network, siamo convinti che le istituzioni debbano svolgere un ruolo primario. Il nostro emendamento prevedeva un Piano di comunicazione semestrale con campagne informative multimediali per promuovere la cultura delle vaccinazioni, evitando conseguenze potenzialmente disastrose. Tra scienza da una parte e apprendisti stregoni dall’altra – conclude Bigon – ci aspettavamo una scelta di campo più netta da parte della Regione”.

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(Consiglio Veneto)

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