Seconda Commissione – “Via libera alla regolarizzazione di piccole difformità edilizie, nell’ambito delle Politiche per la riqualificazione urbana e la rinaturalizzazione del territorio, Veneto 2050”

Seconda Commissione – “Via libera alla regolarizzazione di piccole difformità edilizie, nell’ambito delle Politiche per la riqualificazione urbana e la rinaturalizzazione del territorio, Veneto 2050”

(Arv) Venezia, 28 nov. 2019   –  In apertura della seduta odierna della Seconda Commissione consiliare permanente, presieduta da Francesco Calzavara (ZP), con Vice Presidente Andrea Zanoni (PD), il Capogruppo PD a palazzo Ferro Fini, Stefano Fracasso, ha chiesto “di sentire in audizione i soggetti coinvolti nel sistema Mose e, in generale, nelle opere di difesa della Laguna di Venezia, per acquisire informazioni in merito”. Il Presidente Calzavara ha previsto di “calendarizzare l’audizione per l’inizio del nuovo anno” e ha anche prospettato “una visita della Commissione presso il Mose per poter accertare ‘de visu’ lo stato in cui versa l’opera”.

E’ stato votato a maggioranza il Progetto di Legge Regionale n. 436, primo firmatario Calzavara (ZP), “Modifica della L.R. 4 aprile 2019, n. 14, ‘Veneto 2050: Politiche per la riqualificazione urbana e la rinaturalizzazione del territorio e modifiche alla L.R. 23 aprile 2004, n. 11, ‘Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio’”, già esaminato dai commissari nelle precedenti sedute. Per l’esame dell’aula consiliare, Relatore è stato nominato Francesco Calzavara, Correlatore Stefano Fracasso.

La finalità della proposta normativa è quella di fare chiarezza sulla situazione urbanistica dei manufatti da recuperare, offrendo alle amministrazioni comunali, su istanza dei soggetti privati, un utile strumento per definire e regolarizzare sotto il profilo urbanistico una considerevole porzione del patrimonio edilizio esistente. Si tratta in particolare degli immobili oggetto di modeste difformità edilizie relative ad opere edilizie eseguite in parziale difformità al titolo abilitativo, rilasciato prima dell’entrata in vigore della legge n. 10 del 1977, di opere assistite da un regolare titolo edilizio dal quale, in fase attuativa, ci si è discostati dando luogo a quelli che possono essere considerati “abusi minori” e che, tuttavia, seppur non impediscono la commerciabilità del bene, la rendono indubbiamente meno vantaggiosa economicamente in quanto l’edificio rimane esposto alla possibilità di essere sanzionato per le difformità riscontrate.

E’ stato dato a maggioranza il Parere alla Prima Commissione sulla Rendicontazione n. 165 “Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile. Rapporto di Posizionamento del Veneto”, basata su dati Istat. Quanto alle materie di competenza della Commissione, in ordine agli obiettivi indicati dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, sono stati illustrati i seguenti Goal che fotografano la situazione del Veneto rispetto al perseguimento degli adempimenti richiesti, compresi gli indicatori misurabili al fine di garantire un monitoraggio continuo: Goal n. 6 “Acqua pulita e Servizi Igienico Sanitari”; Goal n. 13 “Lotta contro il cambiamento climatico”; Goal n. 14 “La vita sott’acqua”; Goal n. 15 “La vita sulla Terra”.

Alla presenza dell’Assessore regionale al Sociale, Manuela Lanzarin, è stata votata a maggioranza, senza voti contrari, la PDA n. 109 della Giunta regionale, che modifica il Piano Strategico delle Politiche della Casa nel Veneto, di cui alla D.C.R. 10 luglio 2013, n. 55, e smi. La legge Regionale n. 39 del 3 novembre 2017, “Norme in materia di edilizia residenziale pubblica”, ha avviato il riordino e la semplificazione della disciplina regionale in materia di ERP, al fine di soddisfare il fabbisogno abitativo e ridurre il disagio abitativo dei nuclei familiari e, di particolari categorie sociali in condizioni di svantaggio. Con questo provvedimento, in considerazione del permanere di un numero considerevole di alloggi sfitti, come emerge dai dati dei Bilanci consuntivi delle ATER, e della necessità di rispondere efficacemente alla crescente domanda abitativa delle fasce più deboli, al fine di prevenire eventuali possibili fenomeni di allarme sociale, viene proposta una seconda modifica nell’utilizzo dei proventi derivanti dalle alienazioni degli immobili di pregio, consentendo alle ATER di destinarli, oltre che per le finalità di “social housing”, anche per manutenzione straordinaria degli alloggi ERP sfitti di proprietà, implementando così il numero complessivo di case popolari disponibili. Per l’esame dell’aula consiliare, Relatore è stato nominato Calzavara, Correlatore Cristina Guarda.

Via libera a maggioranza al Parere alla Giunta Regionale n. 474 “Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale ATER di Padova. Modifica in aumento del Piano ordinario di vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, autorizzato con DGR 28 luglio 2015, n. 988 ai sensi dell’art. 65, della L.R. n. 11/2001. Regolamento regionale n. 4/2018, art. 25, comma 5”. Si tratta di 114 alloggi in più da poter alienare.

Via libera a maggioranza anche al Parere n. 475 “Piano di vendita di alloggi di edilizia residenziale pubblica ‘ERP’ dell’ATER di Rovigo”, ai sensi dell’art. 48 della L.R. n. 39/2017. Si tratta di 330 alloggi in più da poter alienare.

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(Consiglio Veneto)

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