NUOVI BANDI PSR

E’ prevista per i primi di gennaio la pubblicazione dei nuovi bandi PSR che attiveranno misure specifiche per le imprese venete per un importo complessivo di 90,7 milioni di euro.

Gli interventi di interesse per le nostre imprese riguardano soprattutto il miglioramento e la diversificazione delle prestazioni delle aziende agricole, la sostenibilità ambientale, la riconversione degli impianti irrigui e la riduzione delle emissioni nell’atmosfera oltre ovviamente all’insediamento dei giovani in agricoltura.

L’attenzione all’ambiente, alla tutela del suolo e agli investimenti per ammodernare tecnologie e impianti impiegati dagli imprenditori del primario rappresentano una priorità assoluta nella programmazione veneta a sostegno della competitività del settore agricolo.

La quota maggiore dei finanziamenti messi a bando è destinata agli investimenti per migliorare le prestazioni e la sostenibilità globale delle aziende agricole per totali 35,5 milioni di euro. Di questi, 13,5 milioni sono previsti per l’ammodernamento e la riconversione degli impianti irrigui finalizzati a risparmiare i consumi di acqua.

Ulteriori risorse per gli investimenti pari a 19 milioni di euro saranno riservate ai nuovi agricoltori che attiveranno il “Pacchetto giovani”. Quest’ultima misura prevede anche 1,5 milioni di euro per la diversificazione aziendale, oltre al premio di primo insediamento che attiverà risorse per 14 milioni, destinate a 350 nuovi giovani. Le risorse rimanenti sono ripartite nelle seguenti linee di finanziamento: 5 milioni per azioni di informazione, formazione professionale e specializzazione degli agricoltori, 6,2 milioni per promuovere i regimi di qualità dei prodotti agricoli e agroalimentari e 9,5 milioni per il sostegno degli investimenti di diversificazione delle attività aziendali.

Uno specifico bando sarà riservato, inoltre, alla riduzione delle emissioni in atmosfera prodotte dalle attività agricole: il provvedimento stanzia 1.088.588 euro per il 2020 per sostenere investimenti per la copertura delle strutture di stoccaggio di liquami, per corrette modalità di spargimento dei reflui zootecnici e per l’interramento delle superfici oggetto di trattamenti fertilizzanti, al fine di migliorare la qualità dell’aria, così come previsto dall’accordo di programma tra regioni del bacino padano.

(Coldiretti Treviso)

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