Ambiente – Zanoni (PD): “In 10.000 in Lessinia per difendere il parco: i veneti sono stanchi del massacro targato Lega-Zaia del territorio”

Ambiente – Zanoni (PD): “In 10.000 in Lessinia per difendere il parco: i veneti sono stanchi del massacro targato Lega-Zaia del territorio”

(Arv) Venezia, 27 gen. 2020  –   “Amici del parco contro amici della caccia e del cemento è finita 5-0. Ieri dalla Lessinia è arrivato un messaggio bellissimo, inaspettato almeno nelle dimensioni. Quasi 10mila persone che si sono mobilitate per difendere il proprio territorio, smascherando il gioco di Zaia che ora finge di non sapere, scaricando le responsabilità su altri. Un comportamento non proprio da leader”. Così Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Ambiente torna sul caso del taglio di duemila ettari del Parco della Lessinia e la manifestazione che si è svolta ieri in occasione dei 30 anni dalla sua istituzione. “Zaia troppo spesso nel chiuso del Palazzo è impegnato a promulgare leggi che ampliano le aree e le specie da cacciare e altri provvedimenti che consentono di cementificare ulteriormente il nostro territorio. Con il silenzio compiacente di troppi. Ma i nodi vengono al pettine. Ricordo a chi ha la memoria corta che già il 30 dicembre 2016 Zaia firmò la promulgazione della Legge 30 che all’articolo 71 prevedeva la riduzione dei confini del Parco della Lessinia, legge fortunatamente non applicata perché era scritta coi piedi. Non è quindi la prima volta che ci prova, pertanto se adesso gioca allo scaricabarile e farà retromarcia è solo grazie alla mobilitazione popolare. Se ieri al posto di 10.000 persone ce ne fossero state poche decine sarebbe andato avanti per la sua strada”. “Le 10mila persone presenti ieri in Lessinia e le 500 di otto giorni fa a Ciano del Montello per difendere il sito Natura 2000 delle Grave del Piave sono due segnali chiari. I veneti amano l’ambiente che è un patrimonio di tutti e non sono più disposti a vederlo sacrificato, grazie alle leggi leghiste: meritano amministratori migliori. Sono stanchi dei favori alle solite lobby del cemento e della caccia, quest’ultima particolarmente sovra rappresentata a Palazzo Ferro Fini. Ricordo infatti – aggiunge Zanoni – che nei banchi del Consiglio siedono i presidenti delle due principali associazioni venatorie del Veneto”. “In questi anni Zaia e la Lega hanno lavorato costantemente contro i parchi, commissariandoli, riducendo i fondi per la loro gestione lasciando decadere i finanziamenti europei. È stato un decennio caratterizzato da una pessima amministrazione del nostro territorio, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti – rincara il vicepresidente della commissione Ambiente – Record nazionale per inquinamento da polveri sottili, primato per la cementificazione e consumo del suolo certificati da Ispra, centinaia di migliaia di cittadini col sangue contaminato da Pfas, ultimo posto per quanto riguarda gli obiettivi Onu sulla sostenibilità ambientale 2030, boom di utilizzo di pesticidi causato da una politica agricola a senso unico. È una pagella terribile per il governatore che merita una sonora bocciatura, senza ulteriori prove d’appello”.

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(Consiglio Veneto)

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