Criminalità organizzata – Gruppo M5S: “Processo Eraclea: la paura dei veneti onesti è la vergogna della politica che governa”
(Arv) Venezia 17 gen. 2020 – “Non vede, non sente, non parla chi governa la nostra regione, quando si tratta di mafia. Dopo la vergognosa figuraccia di arrivare a costituirsi parte civile a tempo scaduto, ora Zaia e i suoi non sentono il bisogno di dire nulla a commento della parole del magistrato inquirente al processo per la Camorra ad Eraclea. ‘La prova che si tratta di mafia sta nel fatto che le vittime hanno preferito non presentarsi in tribunale’. Parole pesanti come pietre, che parlano di paura. Di terrore nell’esporsi, dopo avere subito violenze e soprusi, temendo evidentemente ritorsioni future”. Così in una nota i Consiglieri del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti, Erika Baldin, Manuel Brusco e Simone Scarabel che continuano: “Cosa vuol dire? Che il crimine organizzato è ormai talmente radicato che, agli occhi di chi vi ha avuto a che fare, non basta nemmeno un maxiprocesso a fermarlo. Per Zaia e la sua maggioranza, robetta che non meritava di ricordarsi di costituirsi parte civile e che ora non merita di esprimere un qualsiasi commento. Nemmeno una parola di solidarietà. Che vergogna! I veneti onesti, prima schiacciati dalla malavita, poi umiliati da chi li governa. Noi del Movimento 5 Stelle da un anno chiediamo che venga istituita una commissione regionale d’inchiesta. Chiediamo che la politica finalmente si metta in ascolto dei cittadini, raccolga le loro denunce e si assuma tutte le sue responsabilità. Nessuno ci ha risposto. A questo punto è proprio ai cittadini che ci rivolgiamo, direttamente. Ci offriamo di portare noi, nei palazzi dei poteri ciechi, sordi e muti, fatti, racconti e denunce. Quando le vittime hanno paura, vuol dire che chi dovrebbe governare il territorio nel loro interesse ha fallito”.
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