Politica – M5s: “Consoli e Veneto Banca: Zaia, quando si parla di crimine organizzato non vede, non sente, non parla”

Politica – M5s: “Consoli e Veneto Banca: Zaia, quando si parla di crimine organizzato non vede, non sente, non parla”

(Arv) Venezia 10 gen. 2020 –        “Lo diceva a petto gonfio Luca Zaia all’assemblea dei soci di Veneto Banca: ‘Bene che Consoli sia rimasto, perché da oggi la battaglia contro Roma si fa dura’ Lui e Consoli, uno accanto all’altro, a dichiarare guerra a Banca D’Italia. Noi non abbiamo la memori corta e ci ricordiamo bene di chi sono stati gli amici di Consoli, che ora è accusato di associazione a delinquere.  Il reato che si contesta ai criminali organizzati, ai mafiosi”. Così in una nota il gruppo del Consiglio regionale del Veneto del Movimento 5 Stelle.  “Zaia non si era accorto di nulla, quando Veneto Banca trascinava sul lastrico migliaia di risparmiatori – continua la nota –  Per lui era colpa di Roma, non di chi infilava le mani nei risparmi dei veneti. Anzi proprio chi guidava Veneto Banca, per il nostro Governatore era una combattente da avere a fianco. Ma ci rendiamo conto? Negli atti d’accusa, i magistrati dicono che Consoli era a capo di un’organizzazione che aveva per fine ‘truffare i clienti vendendo a condizioni inique azioni e obbligazioni della banca, nascondendo la situazione patrimoniale e finanziaria assai critica per mettere a segno un numero indeterminato di truffe’. E Zaia che faceva? Gli stringeva la mano e lo lodava in pubblico. Ora il governatore dovrebbe dire qualcosa, ma non lo farà.

Lui, quando si tratta di crimine organizzato, ormai ci ha abituati: non vede, non sente, non parla”.

/44

(Consiglio Veneto)

Please follow and like us