Terza commissione – Prosegue l’esame del Progetto di legge sui boschi didattici del Veneto

Terza commissione – Prosegue l’esame del Progetto di legge sui boschi didattici del Veneto

(Arv) Venezia 12 feb. 2020 –       La Terza commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Stefano Casali (Fratelli d’Italia-MCR), Vicepresidente Graziano Azzalin (Partito Democratico), ha continuato oggi l’esame del Progetto di legge n. 444, primo firmatario il Consigliere Pietro Dalla Libera (Veneti Uniti), rubricato “Boschi didattici del Veneto” che, in sintesi, intende  valorizzare la conoscenza del comparto forestale al fine di diffondere la cultura della tutela e della conservazione del patrimonio boschivo. Il bosco didattico, così come definito dalla Proposta di legge, è l’area boscata, ai sensi degli artt. 3, 4 e 5 del D.lgs. 3 aprile 2018, n. 34 “Testo unico in materia di foreste e filiere forestali”, di proprietà pubblica e privata caratterizzata dalla rilevanza della composizione botanica arborea, arbustiva ed erbacea rappresentativa del sito o di particolari endemismi locali. È prevista l’istituzione dell’Albo regionale dei boschi didattici; vengono inoltre disciplinati i requisiti del bosco sotto il profilo forestale, didattico, logistico e di sicurezza, demandando alla Giunta la promozione del Circuito dei boschi didattici – ovvero l’insieme dei boschi iscritti all’Albo – sia il supporto all’attività dì promozione dei gestori dei boschi didattici anche con l’erogazione di contributi finanziari.

Il provvedimento sarà inviato presso la Prima Commissione consiliare per il parere di competenza in materia finanziaria, in vista del via libera definitivo che verrà espresso nelle prossime sedute della Terza Commissione.

Via libera unanime, infine, al Parere n. 499 “Fondo Unico regionale per lo sviluppo economico e per le attività produttive. Proposta di ripartizione per l’anno 2020”. Il provvedimento destina 1,15 milioni di euro, disponibili nel Fondo Unico regionale, al finanziamento di un intervento a favore dell’imprenditoria giovanile nella forma del contributo a fondo perduto per spese di investimento, precisando che le modalità e i criteri di erogazione delle citate risorse sono definiti nel dettaglio dal relativo bando, e che la dotazione finanziaria del bando stesso potrà essere incrementata qualora si rendessero disponibili ulteriori risorse.

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(Consiglio Veneto)

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