Ambiente – Zanoni (PD): “Riparte il processo Pfas: la magistratura faccia quella chiarezza mancata alla politica e i cittadini siano risarciti”

Ambiente – Zanoni (PD): “Riparte il processo Pfas: la magistratura faccia quella chiarezza mancata alla politica e i cittadini siano risarciti”

(Arv) Venezia 8 giu. 2020 –       “Speriamo che con questo processo, che arriva molto tardi, si riesca a dare giustizia a migliaia di cittadini, circa 350mila. Devono emergere tutte le responsabilità, mi auguro che la magistratura faccia chiarezza assoluta, in parte mancata con la commissione d’inchiesta in Consiglio regionale Veneto”. È quanto afferma Andrea Zanoni, esponente del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Ambiente al Palazzo Ferro Fini, in occasione della prima udienza preliminare, dopo il ‘lockdown’ per l’emergenza da Covid-19, del processo Pfas, che vede indagati i vertici della Miteni per il periodo 2005-2013. I reati formalizzati sono disastro innominato e avvelenamento delle acque. “Sono stato il primo politico italiano – prosegue il consigliere – ad occuparsi di questo inquinamento, con un’interrogazione di denuncia alla Commissione Europea il 5 agosto del 2013, quando nessuno parlava ancora di emergenza Pfas, e ho partecipato a importanti conferenze pubbliche sul tema, già a inizio del 2014 con l’associazione Medici per l’Ambiente. Purtroppo, i tempi sono stati molto lunghi e le richieste di rinvio a giudizio per i vertici dell’azienda di Trissino (VI), sono arrivati solo lo scorso anno. Spero, che i cittadini possano avere ugualmente giustizia, e che si arrivi anche a un secondo procedimento penale per i fatti più recenti applicando la legge sugli ecoreati, approvata nel 2015 dal governo del PD, che tra l’altro prevede tempi di prescrizione molto più lunghi”, conclude Andrea Zanoni. 

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(Consiglio Veneto)

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