CONTROESODO: COLDIRETTI, SOUVENIR DEL GUSTO PER 1 ITALIANO SU 2. IN VENETO IL TURISMO A KMZERO SALVA IL PATRIMONIO AGROALIMENTARE

CONTROESODO: COLDIRETTI, SOUVENIR DEL GUSTO PER 1 ITALIANO SU 2. IN VENETO IL TURISMO A KMZERO SALVA IL PATRIMONIO AGROALIMENTARE

CONTROESODO: COLDIRETTI, SOUVENIR DEL GUSTO PER 1 ITALIANO SU 2

IN VENETO IL TURISMO A KMZERO SALVA IL PATRIMONIO AGROALIMENTARE

 

24 Agosto 2020 – Nell’estate del turismo di prossimità, delle vacanze a kmzero, in campagna e in spazi aperti a contatto con la natura gli italiani sostengono il patrimonio agroalimentare con acquisti di prodotti tipici come souvenir. E’ quanto rileva Coldiretti secondo un sondaggio Ixè: un italiano su 2 (49%) ha comprato olio, vino, formaggi considerandoli i ricordi migliori del soggiorno post Covid19 nonostante le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria a sagre e feste di Paese.

L’azzeramento della spesa turistica ha avuto un impatto economico devastante sul Made in Italy. In Veneto regione dei primati con 18 denominazioni di origine protette (DOP), 18 indicazioni geografiche protette (IGP) innumerevoli specialità tradizionali garantite (STG), cui si aggiungono 14 denominazioni di origine controllata e garantita (DOCG), 28 denominazioni di origine controllata (DOC) e 10 indicazioni geografiche tipiche (IGT) che concorrono ad un fatturato del settore agroalimentare pari a 5,7 miliardi, il cibo – continua la Coldiretti Veneto – è diventato uno dei motivi centrali per trascorrere un periodo di ferie in montagna, sui colli, al mare ma soprattutto in campagna dove oltre mille agriturismi veneti hanno accolto sia ospiti di provenienza nazionale che stranieri in strutture isolate con un numero contenuto di posti letto e a tavola.  Con una spesa media destinata dagli italiani alle vacanze estive crollata a 588 euro per persona con un calo del 25% rispetto allo scorso anno per le difficoltà causate dalla crisi economica – spiega Coldiretti – sono 34 milioni gli italiani che hanno deciso di trascorrere del tempo in relax optando per soluzioni limitrofe con mete lungo la Penisola.

Nonostante i tagli al budget – sottolinea la Coldiretti – i vacanzieri non rinunciano a gratificarsi con l’acquisto di prodotti per prolungare tra le mura domestiche le esperienze enogastronomiche vissute, magari facendole assaggiare anche ad amici e parenti. Nell’estate del coronavirus accade così che appena il 17% degli italiani torni a mani vuote dalle ferie, anche se la pandemia – sottolinea la Coldiretti – spinge verso spese utili, con i prodotti tipici che vincono dunque su tutte le altre scelte. Tra le specialità più acquistate primeggiano a sorpresa i formaggi davanti a salumi, vino e olio extravergine d’oliva. Al secondo posto tra i souvenir – continua la Coldiretti – si classificano prodotti artigianali e a seguire gadget, portachiavi, magliette.

L’acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanze è una tendenza recente favorita – sottolinea la Coldiretti – dalle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si è verifica nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, città del gusto, aziende e mercati degli agricoltori di Campagna Amica, nonostante le restrizioni imposte dalle misure sul distanziamento sociale.

Tre turisti su quattro (75%) in vacanza nel Belpaese – precisa la Coldiretti –  hanno deciso di visitare frantoi, malghe, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori e ottimizzare il rapporto prezzo/qualità. Un ruolo importante in tutto ciò è rappresentato dai piccoli borghi dove nasce il 92% delle produzioni tipiche nazionali secondo l’indagine Coldiretti/Symbola, una ricchezza conservata nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture storiche.

(Coldiretti Rovigo)

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