Comunicato stampa: discorso del Sindaco, per la commemorazione dell’attentato dell’11 settembre alle Torri Gemelle

Porgo il mio saluto al Console Generale degli Stati Uniti d’America Jason de Rosa e a tutte le autorità presenti.

L’11 settembre cade quest’anno nel pieno di una emergenza sanitaria che interessa tutto il mondo, e che limita ancora le nostre attività.

Abbiamo voluto tuttavia ritrovarci ugualmente, davanti a questo monumento, unico in Europa, perché questa pandemia non può e non deve farci dimenticare le migliaia di vittime civili e innocenti di uno dei più tragici attentati terroristici compiuti negli ultimi decenni.

Il nostro pensiero va anche alle migliaia di soccorritori, vigili del fuoco, poliziotti, medici e infermieri, volontari che hanno lavorato in condizioni terribili per salvare chi, ferito, era miracolosamente scampato al crollo delle Torri Gemelle.

Allora tutto il mondo si strinse attorno agli Stati Uniti, colpiti in modo feroce e vigliacco in uno dei suoi simboli più conosciuti, e questo sentimento contribuì a isolare e contrastare l’attività delle organizzazioni terroristiche nel mondo.

Non dimentichiamoci, tuttavia, che questa minaccia non è del tutto cancellata e che non possiamo abbassare la guardia di fronte a gruppi e organizzazioni che fanno del terrore la loro arma preferita.

In questi mesi la nostra attenzione, si è inevitabilmente spostata su questa emergenza sanitaria, che ha colpito il mondo causando ad oggi oltre 870 mila morti e milioni di malati, e che sta cambiano radicalmente il nostro modo di vivere.

Non si può naturalmente fare alcun parallelo tra gli attentati dell’11 settembre e questa pandemia.

Non mi piace parlare di guerra al virus e di battaglia nei nostri ospedali, ma se c’è una riflessione che oggi possiamo fare, è che la collaborazione e la solidarietà fra Stati, fra popoli, fra comunità è fondamentale per contrastare il virus e superare l’emergenza sanitaria così come collaborazione e solidarietà sono stati cruciali per combattere il terrorismo che minacciava , colpendo in modo imprevedibile ed indiscriminato ogni nazione ed ogni città.

Trovarci ogni anno qui vuol dire anche pensare e lavorare assieme per un mondo in cui ci sia la Pace.

Ma Pace, non è semplicemente assenza di guerra, Pace significa anche garantire alle nostre comunità condizioni di vita adeguate, assicurare le cure sanitarie e l’istruzione, costruire un futuro per le nuove generazioni.

Sono, se ci pensiamo bene, anche quelle giuste condizioni sociali che contribuiscono a evitare molti conflitti, che permettono di superare, tutti assieme, anche momenti difficili e mai vissuti prima come quelli che i nostri Paesi attraversano in questi mesi.

La giornata di oggi, sia quindi per tutti noi oltre che un ricordo del terribile attentato di 19 anni fa anche un momento di riflessione sul mondo che vogliamo per il futuro, alla luce delle fragilità e debolezze che le nostre società hanno scoperto affrontando questa virus sconosciuto“.

Il Sindaco di Padova

(Comune di Padova)

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