Relatori della serata saranno: Carlo Meneghetti, Gigi De Palo, Anna Chiara Gambini
L’articolo de La Voce dei Berici che presenta l’iniziativa
Anche il catechismo si prepara a riprendere le attività in tutte le parrocchie della Diocesi, ma con la consapevolezza che niente potrà essere come prima del lockdown. E anche il primo appuntamento diocesano dellanno pastorale, il Convegno catechistico, si adegua, proponendosi in una inedita veste digitale. «Abbiamo vissuto il tempo del lockdown e stiamo cercando di immaginare i primi passi di una partenza nuova» evidenzia don Giovanni Casarotto, direttore dellUfficio per levangelizzazione e la catechesi, nella lettera inviata a catechiste, catechisti, preti e religiose della diocesi per invitarli a seguire lappuntamento in programma venerdì 11 settembre e intitolato Lannuncio in rete. Streaming o sharing?. Il 44° Convegno per catechisti e accompagnatori alla fede e primo convegno social nella storia si svolgerà a partire dalle 20.45 in diretta sul canale YouTube della Diocesi di Vicenza. Contemporaneamente, alcuni rappresentanti dei catechisti seguiranno lappuntamento in Seminario. A condurre la serata saranno Carlo Meneghetti, media educator e docente di teologia della comunicazione allo Iusve di Mestre e Verona, e i coniugi Gigi De Palo, presidente del Forum delle associazioni familiari, e Anna Chiara Gambini. Tramite un videointervento sarà presente anche suor Mariangela Tasselli delle Figlie di San Paolo, musicologa, blogger e attualmente responsabile di Paoline Editoriale Libri.
Per prepararsi al Convegno, sono a disposizione dei partecipanti quattro cortometraggi che offriranno spunti di rifl essione per un momento personale o di gruppo. Le tematiche non riguardano solo la catechesi ma lannuncio, le relazioni, lo streaming, la comunità e l’esperienza dei social.
«Al centro del convegno metteremo lannuncio del Vangelo in rete – scrive ancora don Giovanni Casarotto -. Non sarà un percorso tecnico per imparare a usare la tecnologia ma per scoprire come il Vangelo trova anche strade nuove per raggiungere la vita. Per tutti noi sarà una novità scoprire come la rete non è uno strumento, ma diventa un luogo, un ambiente nel quale si declina la vita, chiedendoci attenzioni nuove». Unesigenza, questa, emersa con forza durante il lockdown e che ha visto non pochi catechisti cercare il modo per utilizzare questi strumenti e mantenere i contatti con i ragazzi. « Al di là degli slogan di questi mesi – riflette ancora don Giovanni -, non ci basta ri-partire, quasi a dover replicare ciò che era la normalità fino a febbraio. Il tempo di sospensione ha fatto saltare tanti nostri schemi e mandato allaria tante nostre abitudini. Come discepoli di Gesù, da varie parti abbiamo accolto linvito a non lasciare accadere i fatti ma a leggere la realtà come tempo di prova e di grazia ».
Andrea Frison