Celebrazione di San Michele Arcangelo

La ricorrenza di San Michele Arcangelo, nostro Patrono, è il momento in cui la Polizia di Stato trova la sua unità più personale e familiare; in cui fa il punto della situazione, non tanto sulla proiezione esterna dell’attività, ma sullo stato  del Corpo, per affermarne, nel segno della sua Storia, la coesione, l’unità di intenti, lo spirito di servizio, requisiti indispensabili per svolgere al meglio la missione di tutela della comunità, che richiede il costante sforzo di tutti di fronte ai sempre più veloci cambiamenti per “esserci sempre” al servizio della collettività.  

A Treviso la giornata è iniziata con un momento di raccoglimento davanti alla lapide commemorativa dei caduti della Polizia di Stato in Questura, con la deposizione di un omaggio floreale da parte del Questore, alla presenza dei familiari delle vittime del dovere, dei colleghi della Polizia, dell’Amministrazione Civile dell’Interno e dei rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali.

Alle 10.00 S.E. Rev.ma Mons Michele Tomasi, Vescovo di Treviso, alla presenza  del Prefetto, Angelo Sidoti, delle Autorità cittadine e provinciali, i familiari delle vittime del dovere,  dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e di numerosi poliziotti,  ha celebrato in Cattedrale la Santa Messa.

 La celebrazione è stata accompagnata con intensità ed emozione dal Maestro Giovanni Feltrin all’organo e dal Maestro Enrico Masiero, del Conservatorio di Castelfranco, che hanno aperto la funzione con l’esecuzione  dell’Inno a San Michele Arcangelo, con parole e musica di Mons. Marco Frisina.

La mattinata è proseguita nell’auditorium di Palazzo Bomben, ospite  della Fondazione Benetton, dove il personale, di oggi e di ieri, della Polizia  e dell’Amministrazione Civile dell’Interno, i rappresentanti delle Istituzioni e gli amici, hanno salutato i colleghi in servizio negli uffici della provincia di Treviso che sono andati in pensione nell’ultimo anno, ed ai quali il Questore ha consegnato le medaglie e le targhe di  commiato, ringraziandoli per il contributo dato alla Polizia di Stato e alla collettività, augurando loro tanti anni in serenità e letizia. 

(Questura di Treviso)

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