Comunicato stampa: le Stelle di Natale Ail al Planetario di Padova

C’è una stella che continua a fiorire per colorare la speranza di chi lotta contro un tumore del sangue: è la Stella di Natale Ail, un’icona della solidarietà.
Quest’anno nei giorni 8, 9 e 10 dicembre le piante natalizie torneranno a colorare le piazze italiane donando la speranza agli ammalati e alle loro famiglie. Nel centro di Padova e di tutta la sua provincia sono stati predisposti circa 130 banchetti tutti gestiti da volontari Ail.

L’iniziativa è stata presentata al Planetario di Padova alla presenza del consigliere comunale Nero Tiso, del presidente di Ail Padova, don Marco Eugenio Brusutti, del direttore della Clinica di Ematologia dell’Azienda Ospedale Università Padova, Livio Trentin e dell’astronomo del Planetario di Padova Luca Nobili.

Stelle di neutroni e cellule sono gemelle diverse. Hanno la stessa struttura, sono più simili di quanto si possa immaginare: è la ricerca condotta dai fisici Greg Huber, dell’università della California a Santa Barbara, e Charles Horowitz, dell’università dell’Indiana, pubblicata sulla rivista Physical Review C. – ha spiegato il presidente di Ail Padova don Marco Eugenio Brusutti – E’ incredibile quante cose possano accomunare la ricerca degli astri, delle strutture celesti, con la ricerca scientifica per aiutare gli ammalati piccoli e grandi affetti da malattie leucemiche e del sangue. Ail intervenire sempre nell’assistenza e nella ricerca e ha scelto come luogo per la presentazione dell’iniziativa proprio un osservatorio nel centro di Padova che guarda in alto, al di là di quello che ci capita ogni giorno, anche se succede e noi non ce ne accorgiamo, come le mutazioni astrali e i cambi che avvengono nei cieli. Servono macchinari speciali per osservare le stelle, costosi, elaborati, di ultima generazione, come i materiali su cui lavorano i nostri ricercatori. I volontari Ail a testa bassa lavorano per raccogliere fondi, per stare dalla parte degli ammalati. I volontari guardano con speranza al di là dei problemi. Nelle stelle di neutroni le strutture sono tenute insieme dalle enormi forze in gioco in questi astri molto densi, mentre nelle cellule tutto è tenuto dall’energia complessiva del sistema – continua il presidente – c’è bisogno di un’energia complessiva che permetta una collaborazione tra istituzioni, comunicazione, ricerca, assistenza, volontari e benefattori, per aiutare chi soffre e chi è in difficoltà, dobbiamo guardare in alto, per ritornare in alto, per ritornare a guardare e a parlare di cura come ci ha insegnato il prof. Luigi Zanesco”.

L’Ail di Padova è impegnata da 48 anni nella lotta contro le malattie del sangue. Durante questi anni ha sostenuto la nascita del reparto di Oncoematologia Pediatrica, fondato dal prof. Luigi Zanesco, ha contribuito alla formazione del personale medico e paramedico con borse di studio, congressi ed aggiornamenti. Ha dotato i Laboratori di ricerca Scientifica e le corsie del Reparto con le attrezzature più moderne. Dona assistenza domiciliare ai bambini sottoposti a trapianto midollare per curarli nelle loro case. Offre un servizio di supporto psicologico ai pazienti e loro famigliari. Collabora allo studio su nuovi farmaci. Ha dato e dà piccoli contributi alle famiglie in difficoltà economica. Gestisce quattro case di “Accoglienza” (tutte nelle vicinanze del Centro Ospedaliero) per permettere alle famiglie di soggiornare in città durante i periodi di ricovero o trapianto di midollo.

Da 27 anni Ail sostiene il reparto di Ematologia di Padova donando ai pazienti più speranza e cercando di rendere la vita più serena. Lo scorso anno è stato creato un gruppo di volontari che collabora tutti i giorni con il personale medico ed infermieristico per fornire assistenza e terapia ai malati. Dalla costituzione del reparto di Ematologia di Camposampiero è a fianco dei malati e delle loro famiglie, anche nell’assistenza psicologica.

Il legame tra le stelle e la lotta alle malattie è più stretto di quanto si pensi – spiega Luca Nobili, astronomo del Planetario di Padova – se da una parte il cielo stellato ci aiuta a sognare di mondi lontani dall’altra la ricerca astrofisica, dovendo studiare casi estremi e ideare strumenti innovativi, produce effetti a cascata in numerosi settori. Basti pensare che apparecchiature presenti e future per la lotta ai tumori sono conseguenza di risultati ottenuti in ambito astrofisico e della tecnologia spaziale”.

L’Ail si finanzia solo grazie ai contributi di cittadini e di aziende, in occasione delle campagne di raccolta fondi, come le Stelle di Natale e con iniziative straordinarie quali concerti, rappresentazioni teatrali e manifestazioni sportive.

Quando si parla di ricerca si parla di futuro, di speranza, di possibilità di affrontare situazioni complicate come la malattia, in modo meno drammatico – ha concluso il consigliere comunale Nereo Tiso – L’iniziativa della vendita delle stelle di Natale che ci sarà nei prossimi giorni in tantissime piazze italiane, è l’esempio concreto di come ci siano persone che credono ancora nei grandi valori e si mettono a disposizione per aiutare chi soffre. È un modo semplice, ma importante per contribuire a sostenere ammalati, le loro famiglie, ad avere una tecnologia sempre più avanzata per guarire gli ammalati. La nostra città vi sarà sempre riconoscente nella speranza che la vostra stella brilli sempre per salvare delle vite”.

Guardare le stelle ci trasmette un senso di speranza, di vita, aiuta a ripartire –ha detto infine Cristina Piva, assessora al volontariatoAnche nelle notti più buie c’è sempre una stella che illumina il cielo e quella stella è quella che serve ai piccoli ammalati e ai loro familiari per guardare al futuro con positività. Sostenere e coltivare l’attenzione agli ammalati sono valori ai quali la nostra amministrazione rivolge particolare interesse, valori fondamentali per il bene della nostra società. Gli stessi valori ai quali si rifanno ogni giorno e con particolare devozione tutti i volontari Ail ai quali va il mio più sentito grazie”.

(Comune di Padova)

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