UN 2024 RICCO DI RINNOVI, DAL PARLAMENTO EUROPEO AGLI ORGANISMI LOCALI

A cura di Giorgio Polegato*

Il 2023 si chiude con un bilancio non facile da stilare. Sicuramente quello appena trascorso è stato un anno difficile per la contrazione dei consumi, l’aumento degli interessi, per le politiche comunitarie che hanno continuato a non premiare il nostro mondo agricolo e in particolare il made in Italy. Ma ora è giusto e doveroso guardare al 2024 perché ci attende una scadenza molto importante: il rinnovo del Parlamento Europeo. Abbiamo l’obbligo di pretendere più peso come Sistema Italia in Europa. Spetterà a noi scegliere persone capaci e preparate e soprattutto pronte ad incidere sulla Politica europea contrariamente a quanto accade oggi.
COLDIRETTI CONTINUERA’ LA SUA PRESENZA CAPILLARE A FAVORE DELLE IMPRESE
Il 2024 è un anno fondamentale per la rappresentanza del mondo agricolo trevigiano e Coldiretti Treviso non si tirerà certamente indietro di fronte alla propria responsabilità di portare la massima attenzione sulle esigenze dei propri associati. Nei prossimi mesi, infatti, si svolgeranno i rinnovi di Condifesa, del Consorzio di bonifica, dei tre Consorzi del Prosecco Asolo, Doc e Docg, tutte scadenze importanti che vanno ad incidere sulla quotidianità dei nostri associati. A noi il compito di monitorare con la dovuta attenzione proponendo scelte che vanno nell’interesse del nostro mondo agricolo trevigiano. Anche per il 2024 si profila un anno di vera Coldiretti. Mi riferisco alla capacità della nostra organizzazione di essere presente capillarmente nel territorio e di generare un continuo flusso di informazioni alle nostre imprese associate grazie ai nostri Uffici Zonali ed ai recapiti in ogni comune, ma anche per merito delle continue assemblee e riunioni territoriali che vengono organizzate su svariati temi. Anche il consiglio provinciale continuerà ad essere itinerante.
L’IA E’ UNA OPPORTUNITA’ SE NON TRAVALICA DETERMINATI LIMITI ETICI
La qualità dei nostri prodotti non potrà mai essere mai messa in discussione, la si può copiare, come detto sopra anche ostacolare con politiche contrarie o la si può combattere con prodotti generati in modo non naturale.  L’intelligenza artificiale (IA) è un processo in evoluzione che diventa una grande opportunità per il nostro avvenire. Questo se aiuta e semplifica la vita all’uomo, non certo se si sostituisce. E’ fuori di dubbio che la sua evoluzione va gestita nel modo più corretto e con dei limiti etici invalicabili. I cibi artificiali? Un bene l’approvazione di una legge italiana, voluta e sostenuta principalmente da Coldiretti, che mette un freno a questa deriva pericolosa. Auspico che l’Europa stessa comprenda i rischi per il nostro settore, la campagna va difesa e tenuta sana e in vita per i nostri figli e nipoti.
*Presidente di Coldiretti Treviso

(Coldiretti Veneto)

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