1000 QUOTE A ROVIGO CON IL ‘DECRETO FLUSSI’

1000 QUOTE A ROVIGO CON IL ‘DECRETO FLUSSI’

Salvan, Coldiretti Rovigo: “Il nostro settore è fortemente dipendente dal contributo dei lavoratori stranieri. Auspichiamo che i tempi della burocrazia siano più conciliabili con i tempi della campagna”

Il cosiddetto ‘Decreto flussi’ permette alle aziende agricole di reperire la manodopera mancante in Italia e che può provenire da altri Paesi in maniera regolare; nel 2023 sono state 1000 le quote concesse alla nostra provincia. Ad assistere le aziende in questa operazione anche l’associazione di categoria Coldiretti Rovigo.  “Il nostro è un settore che resta ancora fortemente dipendente dal contributo di lavoratori esteri – spiega Carlo Salvan, presidente Coldiretti Rovigo –. Tale manodopera è necessaria soprattutto per coprire il lavoro stagionale che in particolare si concentra nel periodo estivo di raccolta. Il decreto flussi è un’opportunità per gli ingressi delle persone che viene garantita da procedure regolari. Auspichiamo, però, che in futuro i tempi della burocrazia siano più conciliabili con i tempi della campagna: in agricoltura si devono rispettare la stagionalità e i picchi di lavoro, – prosegue Salvan -. Speriamo che le quote affidate dalle procedure del Decreto 2023, circa 1000, siano sufficienti per sopperire alle richieste di fatto indispensabili per il funzionamento di alcuni settori come ortofrutta e vivai. In Polesine questi lavoratori arrivano principalmente da Marocco, India e Pakistan. Nel frattempo, sono stati attivati canali diretti con le Ambasciate di questi Paesi per ridurre i tempi di scambio documentazione in modo da assumere i lavoratori applicando, sempre, tutte le tutele necessarie e, allo stesso tempo, soddisfacendo la richiesta delle aziende agricole nei tempi consoni”.

Inoltre, secondo i dati di Unioncamere-InfoCamere aggiornati al 30 giugno 2023 sulle imprese straniere iscritte al Registro delle imprese delle Camere di commercio segna un +28% la crescita di stranieri alla guida delle imprese agricole negli ultimi cinque anni. La forte crescita della presenza di titolari stranieri è in netta controtendenza rispetto alla riduzione generale del numero di imprese agricole condotte da italiani che si è verificata negli ultimi anni. Sono 20175 le imprese agricole condotte da stranieri in Italia dove sono distribuiti in maniera abbastanza eterogenea sul territorio nazionale.

(Coldiretti Treviso)

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