(AVN) – Venezia, 13 maggio 2024
È stato conferito al progetto veneto Sheep-up il premio “Public favourite award” del concorso EIP-AGRI Innovation Awards 2024, organizzato dalla Rete europea della PAC, che si propone come strumento per promuovere sistemi agricoli competitivi e sostenibili tramite un approccio che, partendo dalle esigenze reali degli agricoltori (“bottom-up”) e dall’innovazione prodotta sul campo, trovi soluzioni concrete e avvicini la ricerca teorica all’applicazione pratica.
Il progetto, finanziato dal PSR Veneto 2014-2022, si inserisce all’interno di buone pratiche, soluzioni, prodotti e processi particolarmente innovativi nel mondo dell’agricoltura ed è stato pensato per preservare quattro razze ovine a rischio di estinzione nelle Prealpi Venete, in particolare nelle province di Belluno, Vicenza e Verona: la pecora Alpagota, la pecora di Lamon, la pecora Foza e la pecora Brogna.
Per preservare queste razze ed il loro patrimonio di biodiversità e di storia, una rete formata da allevatori custodi, ricercatori e enti locali ha dato vita al Gruppo Operativo Sheep-Up, grazie al sostegno della Misura 16 del PSR Veneto 2014-2022. In particolare, è stato condotto un programma di recupero genetico, che prevede la definizione di un modello innovativo ed immediatamente applicabile di valorizzazione economica integrata dell’allevamento ovino di razze autoctone in aree montane marginali, che tenga conto della molteplicità di servizi e opportunità che il recupero consapevole di sistemi tradizionali di allevamento sono in grado di offrire, creando un valore economico aggiunto per le relative produzioni e per gli allevatori stessi.
“Il Veneto continua a distinguersi anche a livello internazionale, dimostrando di sapere investire bene le risorse dei fondi europei e promuovendo progetti innovativi in materia di produttività e sostenibilità – commenta l’assessore veneto all’Agricoltura -. Questo progetto ne è l’esempio: almeno 6 mila capi rappresentano un unicum, un patrimonio della biodiversità animale veneta da salvaguardare e da valorizzare grazie a un vero e proprio modello innovativo pensato appositamente per l’allevamento ovino di razze autoctone in aree montane marginali. Un patrimonio irrinunciabile di valori, identità locale e futuro da custodire a tutela delle presenti e prossime generazioni”.
(AGRICOLTURA)