In occasione del Centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti l’IstPolRec organizza, sotto l’egida del Comitato provinciale per la commemorazione del Centenario dell’assassinio e in collaborazione con l’ANPI e la Provincia di Rovigo che lo ospiterà l’8 maggio, la presentazione di due recentissimi volumi di uno dei massimi storici italiani, Mimmo Franzinelli, il primo intitolato Matteotti e Mussolini – vite parallele dal socialismo al delitto politico (Mondadori) e il secondo Croce e il fascismo, fresco di stampa (Laterza).
Dialogheranno con l’autore Luigi Contegiacomo presidente dell’IstPolRec e la storica polesana Laura Fasolin. Titolo dell’incontro: “Giacomo Matteotti, Benedetto Croce e il fascismo”.
Mimmo Franzinelli, storico free-lance, si distingue da anni nella sua vasta produzione bibliografica per l’attenta cura nella ricerca delle fonti, in particolare sul fascismo, le sue cause, le sue nefaste conseguenze. In particolare l’incontro nella Sala consiliare della Provincia alle ore 17.30 da lui fortemente voluto per la simbologia che il luogo stesso racchiude – in tale sede tenne il suo coraggioso acceso intervento il 5 giugno 1916 contro la guerra in corso il consigliere provinciale Giacomo Matteotti – prenderà spunto dallo straordinario volume di Franzinelli pubblicato dalle “Scie” Mondadori che propone un raffronto attento quanto inconsueto tra Matteotti e Mussolini tanto come politici quanto e ancor maggiormente come uomini. L’autore ne analizza i comportamenti a partire dalla guerra di Libia per giungere in un crescendo drammatico all’assassinio e alle immediate conseguenze di quell’atto infame che diede la stura alla dittatura, al totalitarismo, alle guerre del regime. Migliaia le fonti utilizzate, da quelle private a quelle pubbliche, dalle testimonianze ai diari. Colpisce nello studio psicologico dei due protagonisti, cui tutti gli altri personaggi, da Giolitti a Turati, da Badaloni a Finzi, dal re a Farinacci, paiono quasi far da comparse, la definizione per entrambi di “uomini della piazza”, l’uno tuttavia uomo per la piazza, e quindi per il popolo, l’altro che al contrario utilizza la piazza come strumento di amplificazione del proprio smisurato ego. Ed emerge intatto il rapporto incontaminato dagli eventi di amore tra Velia e Giacomo, un Giacomo che si rivela perfino tenero laddove tutti – perfino molti storici – lo vedono monolitico nella sua intransigente posizione morale e nella ostinata testardaggine che ne fanno, come ricorda Nencini nel suo bel romanzo, “un uomo solo”. Per finire Franzinelli toccherà alcuni aspetti del fascismo meno noti e spesso taciuti dagli storici, il suo rapporto antitetico quanto abissalmente distante con un intellettuale straordinario quale fu Croce, cui l’autore dedica un volume anch’esso fresco di stampa per Laterza, Croce e il fascismo.