Colpisce un connazionale con un pugno al volto, causandone la morte. Identificato dalla Polizia grazie alle immagini della videosorveglianza pubblica è stato sottoposto all’obbligo di dimora.

Il Giudice per le Indagini Preliminari di Padova su richiesta della locale Procura ha disposto l’applicazione della misura dell’obbligo di dimora nei confronti di un uomo dimorante in Padova indagato per aver colpito l’8 agosto 2024 con un pugno al volto un suo connazionale, facendolo cadere al suolo e cagionandone la morte a causa di traumatismo cranico.

La sera dell’8.8.2024 alle ore 23.35 la Polizia di Stato su segnalazione di un cittadino abitante in zona accorreva in via Japelli per una un’aggressione. Due soggetti erano stati notati davanti la vetrina di una banca arrivare ad un faccia a faccia e poi uno dei due colpire l’altro con un pugno al volto. Quest’ultimo immediatamente si accasciava al suolo perdendo i sensi. Ad assistere all’accaduto era stato anche un secondo testimone, il quale avrebbe poi riferito ai poliziotti di trovarsi per caso in zona, confermando di aver notato le due persone litigare ed improvvisamente uno dei due sferrare un forte pugno all’altro, che cadeva subito a terra, per poi darsi alla fuga. All’arrivo dei sanitari e delle Volanti la vittima si trovava ancora a terra in arresto cardiaco. Veniva ricoverata d’urgenza al Pronto Soccorso con trauma cranico in prognosi riservata. Alcuni giorni dopo, in data 23.8.24, l’Ospedale di Padova ne comunicava il decesso nel reparto di rianimazione.
Grazie ai testimoni oculari, ai riconoscimenti fotografici, ma soprattutto alle immagini della videosorveglianza cittadina acquisite, la Polizia ha potuto ricostruire la vicenda.

I primi accertamenti, ed in particolare le registrazioni delle videocamere di sorveglianza cittadine e di alcuni negozi, hanno consentito agli agenti della Squadra Mobile della Questura di Padova di immortalare i due protagonisti della vicenda, e di attribuire un volto al sospettato; volto che comparato poi con le foto presenti negli archivi di Polizia e successivamente mostrato a soggetti che avrebbero potuto riconoscerlo, ha condotto all’identità dell’indagato.

I filmati hanno registrano le fasi immediatamente precedenti al colpo ricevuto dalla vittima, il litigio tra i due che passa alle vie di fatto, e poi il colpo sferrato dall’indagato, ricavato indirettamente nell’ombra proiettata a terra.
Il giudice per le indagini preliminari ha applicato la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Padova con obbligo di permanenza nell’abitazione dalle 20 alle 7 del mattino.

Si precisa che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e che, pertanto, l’indagato deve ritenersi non colpevole fino ad eventuale sentenza definitiva di condanna.
 

(Questura di Padova)

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