Raccogliere l’eredità di Carlo Goldoni, significativa nella storia del teatro italiano, e fonderla con l’insegnamento delle tecniche di recitazione sono i fondamentali su cui i giovani allievi attori dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni si cimenteranno nel corso del biennio di formazione negli spazi dello storico teatro veneziano che racchiude al suo interno quattrocento anni di storia.
Questa mattina la Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale ha inaugurato l’avvio delle lezioni del biennio accademico alla presenza dei giovani allievi dell’accademia, nato dall’Accordo di Programma con la Regione del Veneto nell’ambito del progetto TeSeO – Teatro Scuola e Occupazione.
A portare i saluti dell’Amministrazione comunale è stata la consigliera delegata “Città di Venezia, cultura: attività teatrali e cinema”, Giorgia Pea insieme all’assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini. Per l’occasione, è stato inoltre presentato il Teatro Goldoni come nuova sede ufficiale della scuola di teatro.
Nel suo discorso di benvenuto ai giovani allievi, la consigliera delegata Pea ha voluto sottolineare l’importante traguardo raggiunto con l’apertura della scuola di teatro nel centro storico e cuore pulsante della città di Venezia: “L’Accademia Teatrale Carlo Goldoni è il punto di partenza per portare i giovani a scoprire la propria possibilità d’espressione. Abbiamo bisogno di giovani che credano nella città e che la scelgano non solo per il loro percorso di studi ma anche come luogo in cui vivere. Per quanto riguarda il teatro, Venezia è una città iconica e sono veramente felice che in questo biennio possiate vivere la città ed arricchirla con le vostre esperienze, i vostri talenti e perché no le vostre critiche. Il mio incoraggiamento nei vostri confronti è quello di amarla e rispettarla”.
Tra i temi centrali della consigliera Pea, l’attenzione dell’Amminsitrazione alle diverse opportunità rivolte ai giovani: “Credo che il teatro sia una delle attività culturali che maggiormente favoriscano la condivisione e la coesione sociale. Venezia è una città che restituisce molto a chi la vive. Vivere in mezzo alla bellezza straordinaria di questo luogo potrà migliorare anche la qualità della vostra vita e del vostro lavoro”.
Dello stesso tono anche l’intervento dell’assessore Venturini che ha posto l’attenzione sulla valorizzazione di quello che viene prodotto e sperimentato in città: “Venezia non è solo una vetrina ma è anche luogo in cui si produce, dove avvengono riflessioni e nascono gli atti creativi dell’arte, culla anche della filiera economica ed artigianale. Non solo rappresentazioni e mostre ma soprattutto produttività anche culturale attraverso nuove energie che arrivino da tutto il territorio nazionale e che mettano radici a Venezia e qui costruiscano le basi per far prosperare la nostra città”.
A fare gli onori di casa, dando il benvenuto per la prima volta negli spazi del Teatro Goldoni ai giovani allievi attori e ringraziando gli ospiti presenti, è stato il presidente del Teatro Stabile del Veneto, Giampiero Beltotto che ha sottolineato l’importanza di rivitalizzare socialmente la sede del teatro affinché possa diventare una guida per la città di Venezia per competere con le altre capitali europee dal punto di vista teatrale ed artistico.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione è stato ribadito che gli allievi saranno impegnati, nel corso dell’anno, in 2150 ore di lezione per circa 200 giornate di formazione negli spazi del teatro veneziano, cimentandosi durante il biennio in studio delle tecniche di recitazione, voce e movimento, oltre che pratica di palcoscenico prima di trasferirsi a Padova per l’ultimo anno di formazione, durante il quale il lavoro si concentrerà sulla messa in scena di veri e propri spettacoli teatrali sotto la guida di registi apprezzati a livello nazionale.
Questa mattina a Venezia è stato quindi il primo giorno di scuola per gli allievi del secondo anno dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni, mentre è ancora aperto il bando di selezione per l’iscrizione al nuovo triennio, che scadrà il prossimo 19 ottobre. “Un teatro che si trasforma in uno spazio sempre più vivo – è stato ribadito durante il corso della mattinata – luogo di sperimentazione e fucina di creazione artistica”.