Nei giorni di mercoledì 11 e giovedì 12 settembre, il Questore della provincia di Padova Marco Odorisio ha disposto l’allontanamento dal territorio dello Stato di 5 cittadini extracomunitari, 4 tunisini ed un marocchino, che si trovavano irregolarmente in Italia.
In particolare mercoledì 12 settembre sono stati accompagnati e trattenuti presso i Centri di Permanenza e Rimpatri di Caltanissetta, Bari e Gradisca, grazie all’assegnazione dei posti nei C.P.R. sul territorio dello Stato da parte della Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, un 19enne, un 24enne ed un 40enne tutti di origine tunisina ed un 39enne proveniente dal Marocco, mentre il giorno successivo è stato accompagnato a Gradisca un 27enne tunisino.
Nello specifico, nella serata di martedì 10 settembre, nell’ambito delle attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti e microcriminalità, una pattuglia della Squadra Mobile della Questura, in via Bajardi a Mortise, ha tratto in arresto un 40enne di origini tunisine per il reato di spaccio e detenzione di cocaina.
Gli agenti si erano recati in via Bajardi dove era stata segnalata, da parte di residenti e commercianti, la presenza di un uomo che veniva visto spesso nel parcheggio del Centro commerciale lì presente, in atteggiamenti sospetti, avvicinandosi a veicoli o a persone di passaggio.
Infatti, intorno alle ore 21 di martedì, gli operatori di Polizia notavano il soggetto mentre gli si avvicinava una coppia con cui, inequivocabilmente, qualche istante dopo averli incontrati, scambiava qualcosa.
Gli agenti intervenivano immediatamente bloccando sia gli acquirenti che lo straniero il quale, sottoposto a perquisizione personale, veniva trovato in possesso di diversi involucri di cocaina e alcune banconote.
Al termine degli accertamenti e degli sviluppi investigativi, sussistendo la flagranza del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, il 40enne veniva tratto in arresto e trattenuto a disposizione della Procura della Repubblica di Padova per la celebrazione del rito per direttissima, a seguito del quale, successivamente alla convalida dell’arresto, è stato sottoposto alle verifiche amministrative relative alla sua posizione sul territorio del Stato da parte dell’Ufficio Immigrazione.
L’uomo, entrato in Italia in data antecedente al 2003, con a carico diversi precedenti penali e di polizia per violazione delle norme in materia di sostanze stupefacenti, veniva dunque accompagnato, con provvedimento del Questore di Padova, presso il Centro di Permanenza e Rimpatri di Caltanissetta.
Nello stesso giorno veniva sottoposti a trattenimento presso i Centri di Caltanissetta e Bari, altri due cittadini extracomunitari fermati dalla Squadra Mobile della Questura il giorno precedente.
Nel pomeriggio di martedì 10 settembre, infatti, una pattuglia della Squadra Mobile indagava per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un19enne tunisino.
In particolare, gli agenti, transitando in via Aspetti, avevano notato due giovani nel sottoportico della Galleria San Carlo che, alla vista degli operatori, avevano provato ad allontanarsi ma, essendo stati riconosciuti dati i loro precedenti penali e di polizia, anche recenti, gli agenti decidevano di procedere al controllo.
Gli stessi venivano fermati all’interno di un bar della zona e uno di loro, successivamente identificato per un 19enne di origini tunisine, di fatto senza fissa dimora, veniva trovato in possesso di oltre 16 grammi di hashish e 17 dosi di cocaina, per la cui detenzione veniva denunciato in stato di libertà.
Entrato clandestinamente in Italia da minore a settembre 2002, da Lampedusa, ha a carico numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, in materia di stupefacenti, invasione di terreni e di edifici e per una violenza sessuale commessa nel 2022 ai danni di una ragazza che, all’epoca dei fatti, era stata costretta dal 40enne a subire delle attenzioni particolari e dei palpeggiamenti in strada, mentre si trovava in attesa del tram ad una fermata all’Arcella.
Lo stesso aveva in passato presentato una richiesta di Protezione Internazionale che, tuttavia, già lo scorso luglio, era stata rigettata dalla competente Commissione per il Riconoscimento della Protezione Internazionale di Trieste.
Il giovane con cui il 19enne si accompagnava, invece, veniva identificato per un 24enne suo connazionale, senza fissa dimora, anch’egli con precedenti a carico per reati in materia di stupefacenti, entrato in Italia da Pantelleria a marzo 2024, già respinto e trattenuto presso il C.P.R. di Roma da dove era uscito per aver fatto richiesta di Protezione Internazionale alla quale, tuttavia, poi non aveva mai più dato seguito.
Sottoposti alle verifiche dell’Ufficio Immigrazione sono dunque risultati entrambi irregolarmente presenti sul territorio dello Stato e, pertanto, venivano accompagnati per essere trattenuti ai fini del rimpatrio, presso i C.P.R. rispettivamente di Caltanissetta e Bari.
Nel pomeriggio di mercoledì 11 settembre, veniva collocato presso il C.P.R. di Gradisca d’Isonzo anche un 39enne di origini marocchine a cui è stata rigettata l’istanza di rinnovo del permesso di soggiorno per ragioni di pericolosità sociale.
Entrato in Italia in data anteriore al 2007, il 39enne veniva accompagnato in Questura la mattina di mercoledì 11 settembre per essere identificato in quanto privo di documenti al seguito.
Lo stesso, persona nota agli agenti per i numerosi precedenti penali e di polizia a carico, in particolare furti, danneggiamenti e resistenza a Pubblico Ufficiale, a marzo 2023 era stato denunciato per lesioni nei confronti dell’allora convivente e tra settembre e dicembre 2023 per maltrattamenti in famiglia, minacce e atti persecutori ed era stato, altresì, sottoposto alla Misura del Divieto di Avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi dalla stessa abitualmente frequentati.
Nei giorni precedenti allo scorso mercoledì, il 39enne era stato denunciato dalle Volanti della Questura per aver aggredito la ex compagna, dopo essere andato in escandescenza in via Santa Sofia, terrorizzando passanti ed esercenti pubblici lì presenti.
Nel pomeriggio di giovedì 12 settembre, inoltre, veniva accompagnato al C.P.R. di Gradisca anche un altro cittadino tunisino, scarcerato la mattina dello stesso giorno dopo aver scontato una condanna per violenza sessuale denunciata da una 30enne italiana nel 2017.
Entrato in Italia prima del 2016, il 27enne tunisino ha a carico numerosi precedenti penali e di polizia anche per lesioni personali, resistenza a Pubblico Ufficiale, porto d’armi oggetti atti ad offendere e per aver preso parte a diverse risse consumate nel 2019 e nel 2021 nella zona di Prato della Valle.
Salgono, così, a 121 i collocamenti nei C.P.R. disposti dal Questore, di altrettanti cittadini stranieri irregolari individuati in città ed in provincia dall’inizio dell’anno ad oggi ed eseguiti dagli agenti della Questura di Padova e a 25 gli allontanamenti effettuati mediante accompagnamento diretto in frontiera di cittadini stranieri irregolari rimpatriati con volo aereo nel proprio Paese di origine.