AGROMAFIE. COLDIRETTI IN QUARTA COMMISSIONE CONSILIARE.

AGROMAFIE. COLDIRETTI IN QUARTA COMMISSIONE CONSILIARE.

POTENZIARE IL LAVORO AGRICOLO DI QUALITÀ PER CONTRASTARE IL CAPORALATO. 

IN VENETO UN PROGETTO REGIONALE PER PROMUOVERE LA LEGALITÀ.

“Quello di Coldiretti è un impegno costante per la legalità a tutela di tutti, agricoltori e consumatori” – afferma Carlo Salvan presidente regionale a margine delle audizioni oggi in 4^ commissione consiliare.

Il presidio capillare della nostra associazione – continua Salvan –  è documentato anche dal dossier prodotto nel 2023 in collaborazione proprio con la Regione del Veneto dal titolo ‘Monitoraggio sul fenomeno dell’illegalità e criminalità nelle filiere agroalimentari delle province del Veneto’ che ha coinvolto attivamente l’ex Ispettorato Interregionale del lavoro, i carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare, il nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Venezia l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) del Nord-est, oltre al Comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie costituito a livello nazionale.

L’attività continua nel 2024 con lo studio “La cultura della legalità in agricoltura. Attività di informazione e divulgazione nelle province del Veneto”  che permetterà di fare attività di ricerca incontrando imprenditori, consumatori, studenti ai quali raccontare i fenomeni malavitosi compreso il caporalato che trova spazio nel settore agricolo per gli
interessi delle organizzazioni criminali.

“Il cibo – sostiene Salvan –  è divenuto una delle aree prioritarie di investimento della malavita che ne comprende la strategicità in tempo di crisi perché consente di infiltrarsi in modo capillare nella società civile e condizionare la via quotidiana delle persone. È fondamentale conoscere le criticità che possono toccare l’agroalimentare sotto il profilo delle illegalità e della criminalità; altrettanto importante è però prevenire le condizioni che possono esporre le aziende agricole a questi fenomeni – conclude Salvan –  è necessario quindi garantire l’equa distribuzione del valore sugli attori della filiera, a partire dal produttore, e creare politiche attive che consentano alle imprese di non trovarsi in difficoltà ad esempio nel reperimento della manodopera, che spesso è straniera e senza possibilità di trovare banalmente un alloggio in cui abitare”.

(Coldiretti Treviso)

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