Gli agricoltori del montagnanese chiedono alle istituzioni attenzione e risorse per tutelare il settore dagli effetti dei cambiamenti climatici. Lo hanno ribadito in occasione dell’incontro organizzato lunedì 28 ottobre da Coldiretti Padova a Montagnana con l’assessore regionale all’agricoltura Federico Caner. “Questo è un territorio dal potenziale elevato ma fragile” ha esordito il presidente di Coldiretti Padova Roberto Lorin fornendo la fotografia di un’agricoltura locale dinamica, con oltre 3 mila imprese attive, più di un terzo del totale provinciale, 40 mila ettari di coltivazioni, dai seminativi ai frutteti, dai vigneti agli ortaggi, con la presenza di allevamenti di bovini, suini e avicoli, anche di dimensioni medio grandi.
Il presidente di Coldiretti Padova ha ricordato i drammatici allagamenti subiti dalle aziende agricole del Montagnanese la scorsa primavera, quando migliaia di ettari sono finiti sott’acqua per giorni, e sottolineando la necessità di garantire la manutenzione dei corsi d’acqua e interventi strutturali per affrontare le piogge sempre più intense come i lunghi periodi di siccità. Alcuni agricoltori hanno portato la propria esperienza e ribadito le notevoli difficoltà incontrate mentre il presidente del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo Michele Zanato ha ricordato i progetti per 60 milioni di euro per la sicurezza idraulica che aspettano di essere finanziati.
L’assessore Caner ha garantito l’attenzione e l’impegno della Regione a trovare ulteriori risorse. “A Sant’Urbano è già appaltato un bacino di laminazione e ne stiamo progettando un altro, ma c’è necessità di importati risorse statali. Il governo ha capito l’esigenza di investire sulla difesa idrogeologica e la Regione sta facendo la sua parte. Possiamo pensare ad un ulteriore Intervento sul fronte della manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua”.
Il presidente di Coldiretti Veneto Carlo Salvan ha ringraziato l’assessore per l’attenzione e la disponibilità al confronto: “Gli agricoltori sono pronti a fare la propria parte ma non possono essere lasciati soli. Le istituzioni devono riconoscere ai nostri imprenditori agricoli la funzione di custodi del territorio e la loro funzione ecologica di contenimento del danno. L’abbiamo visto anche in questo territorio quando la scorsa primavera centinaia di ettari di coltivazioni sono finite sott’acqua per salvare le città. Noi agricoltori chiediamo di avere la possibilità di fare il nostro mestiere. La partita si gioca in ambito nazionale ma soprattutto europeo, dove Coldiretti si sta facendo sentire. Le opere che chiediamo vanno a beneficio di tutto il territorio, confidiamo nella vicinanza e nell’impegno della Regione per trovare delle soluzioni”.
Di sicurezza idraulica e risorse per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici si parlerà parecchio in queste settimane in vista delle elezioni dei Consorzi di Bonifica del 15 dicembre prossimo. “Continueremo a seguire l’evoluzione di questi temi ed ad ascoltare le necessità del territorio per sollecitare le adeguate misure a difesa e sostegno dell’attività agricola e della sicurezza idraulica di tutto il territorio”, ha concluso il direttore di Coldiretti Padova Carlo Belotti.
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