Ostanel (VcV): “Risoluzione famiglie omogenitoriali: la Maggioranza vota contro una richiesta di buonsenso”

29 ottobre 2024

(Arv) Venezia 29 ott. 2024 –      “Ho presentato oggi in Consiglio Regionale del Veneto una risoluzione intitolata ‘Riconoscimento del diritto di ogni bambino ad avere una famiglia e sostegno alle famiglie omogenitoriali’. Parliamo di bambine e bambini che rischiano di vedersi cancellare il riconoscimento di una delle due madri dall’atto di nascita, con conseguenze devastanti sui loro legami familiari e sulla quotidianità”. Così la consigliera regionale Elena Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), che ha espresso preoccupazione per le impugnazioni degli atti di nascita avviate dalla Procura di Padova che mettono a rischio la condizione di tanti bambini e bambine e delle loro famiglie.

“Come sempre, quando parliamo di diritti civili in aula, assistiamo a una maggioranza che si barcamena tra le posizioni oscurantiste di Valdegamberi e le tiepide posizioni di altri, come la consigliera Scatto che oggi ha parlato della necessità di una norma nazionale senza poi sostenere la risoluzione, riflettendo esattamente il comportamento del Presidente Zaia: grandi proclama di una destra che si deve rinnovare sui diritti civili ma quando c’è da agire ci si nasconde dietro ad un dito. Film già visto come sul fine fine vita – commenta Ostanel- . Durante la discussione, il consigliere Valdegamberi ha infatti pronunciato parole oscurantiste, definendo le famiglie omogenitoriali come un fatto ‘contro natura che, a casa sua, diventa reato’. Anche il consigliere Pan, capogruppo della Lega, ha aggiunto con sprezzo e ignoranza: ‘se all’asilo si festeggia la festa della mamma, poi ci si trova uno coi baffi’.  È per questo che ho da poco depositato un progetto di legge per contrastare ogni forma di discriminazione quando parliamo di orientamenti di genere perché se questo è l’atteggiamento in aula figuriamoci cosa accade fuori di essa –  continua Ostanel-. La risoluzione chiedeva semplicemente che la politica prendesse in carico le richieste che le famiglie ma anche i sindaci, di diverso colore politico,  che hanno avanzato da anni, perché sono loro che si trovano a dover trascrivere gli atti all’anagrafe, impegnando il Consiglio ad esortare il Parlamento nazionale a portare il tema in discussione, colmando il vuoto normativo per assicurare il diritto di ogni bambino ad avere una famiglia. Per l’ennesima volta la maggioranza non è stata all’altezza di una richiesta di buonsenso”, conclude Ostanel.

(Regione Veneto)

Please follow and like us