La storia del merletto di Burano si perde nella notte dei tempi, un’arte secolare che unisce passione, tradizione e dedizione, che si diffuse ampiamente nella Venezia del ‘500 e col passare degli anni acquisì fama internazionale.
Allo scopo di mantenere viva questa tradizione, nel 2021, l’Assessorato al Commercio e Attività produttive del Comune di Venezia aveva annunciato di aver inviato il proprio contributo alla Commissione Europea per la creazione di un meccanismo che portasse al riconoscimento di un marchio di Indicazione Geografica Protetta (IGP).
Un percorso di riconoscimento, per inserire nel marchio IGP anche i prodotti artigianali e industriali, iniziato grazie al sostegno, tra gli altri, della Regione Veneto, della Soprintendenza di Venezia e dei rappresentanti del Consorzio Venezia Nativa per la valorizzazione di Burano, Mazzorbo e Torcello che ha portato all’istituzione, lo scorso 31 ottobre, dell’Associazione Merletto di Burano e la cui sottoscrizione è stata presentata questa mattina in conferenza stampa a Ca’ Farsetti.
A fare gli onori di casa, in rappresentanza dell’Amministrazione, è stato l’assessore al Commercio e alle Attività produttive, Sebastiano Costalonga. Insieme a lui, presenti anche l’ex europarlamentare veneziana, Rosanna Conte, il presidente del Consorzio Venezia Nativa per la valorizzazione di Burano, Mazzorbo e Torcello, Andrea Seno, il vicepresidente del Consorzio Venezia Nativa per la valorizzazione di Burano, Mazzorbo e Torcello e attuale presidente della nuova Associazione Merletto di Burano, Massimiliano Zane, il direttore commerciale di Confartigianato Venezia, Matteo Masat e Anna Pietromarchi della Fondazione Andriana Marcello.
“Questo straordinario e prezioso patrimonio culturale e artigianale europeo necessita infatti di tutele specifiche – ha dichiarato l’assessore Costalonga – che ne garantiscano la sopravvivenza e il buon funzionamento, soprattutto per far fronte alle pratiche di contraffazione. L’ottenimento del marchio IGP garantirà al consumatore finale la provenienza del prodotto, certificandone pertanto la qualità. Per fare questo era necessario creare un’apposita associazione che potesse unire al suo interno i maggiori produttori di merletto che dovranno collaborare con le istituzioni per portare a compimento questo riconoscimento attraverso la stesura del disciplinare che definirà i requisiti e le caratteristiche produttive e commerciali del prodotto”.
“È passato un anno, era il 14 novembre – ha commentato l’ex europarlamentare Conte – da quando in Regione Veneto presentammo il regolamento per l’introduzione di un sistema europeo di protezione delle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali che, di fatto, come evidenziammo in quella circostanza, è una grande opportunità per le nostre imprese e i nostri artigiani. Un modo per valorizzare i nostri prodotti e le nostre tradizioni, nonché fare cultura per il territorio per sfruttarne l’enorme potenziale comunicativo, che travalica il livello locale”.
Durante la conferenza è stato inoltre ribadito l’importante lavoro svolto in questi anni anche dalla consigliera regionale, Francesca Scatto.
Lo scorso 16 novembre 2023 è entrato in vigore un Regolamento Europeo che ha introdotto in tutti gli Stati membri regole certe ed omogenee finalizzate a proteggere ed elevare ulteriormente la qualità dei prodotti artigianali ed industriali in tutta l’Unione Europea, attraverso il riconoscimento del marchio IGP per i prodotti artigianali ed industriali. Grazie a questo regolamento, dal 1° dicembre 2025, sarà possibile presentare in Italia una domanda di registrazione di un’Indicazione Geografica Protetta (IGP) anche per i prodotti artigianali ed industriali.
“Gli scopi dell’Associazione Merletto di Burano volti all’ottenimento del marchio IGP sono molteplici – ha ribadito il presidente Zane – tra questi la salvaguardia, la tutela e la trasmissione del sapere alle nuove generazioni dell’arte del merletto, oltre che la creazione di tutti gli strumenti neccessari per dare un futuro e la giusta dignità alle merlettaie che ancora possiedono il dono di conoscere tutti i segreti di quest’arte. La nostra intenzione è quella di formare nuove merlettaie per poter tramandare l’arte alle generazioni future. Per questo sarà indispensabile creare un percorso di studi che possa qualificare ai massimi livelli chi intraprenderà questa strada in futuro. Senza un ricambio generazionale, infatti, non ci potrà essere una produzione per i nostri laboratori artigianali e il merletto sarà destinato a morire”.
Durante il corso della conferenza stampa è stato sottolineato che la richiesta del marchio IGP da parte dell’Associazione di produttori per il merletto di Burano partirà a fine dicembre 2025. L’iter prevederà una prima presentazione del disciplinare al Ministero delle Imprese e del Made in Italy che affronterà la prima fase di riconoscimento in Italia per poi passare al secondo vaglio in Europa per l’ottenimento del marchio.
Tra i focus della conferenza stampa anche la richiesta di ottenere l’istituzione di un organismo di controllo accreditato in conformità alle normative europee.
“Al momento la legge prevede due tipi di controlli e tutele – ha aggiunto Costalonga – Ogni stato membro dovrà dotarsi di un organismo di controllo sia a livello nazionale che europeo. A tal proposito, diventa fondamentale avere a disposizione fondi necessari per l’istituzione di tale organismo , per questo ottenere il marchio IGP potrà garantire l’ottenimento di tali fondi. Pensiamo che l’Europa dovrebbe essere onorata di poter vantare un tale patrimonio artigianale, unico in tutto il mondo e sinonimo di qualità”.