A fine aprile 2022 la Commissione Europea, nell’ambito della Missione Net Zero Cities, ha incluso Padova, unica città veneta e del nord est, tra le 100 città in Europa e le 9 in Italia che tenteranno la sfida della neutralità climatica entro il 2030. Questo importante riconoscimento è subordinato alla redazione di un dettagliato Piano con la strategia di decarbonizzazione della città che ha richiesto più di un anno di intenso lavoro da parte del Settore Ambiente e Territorio e di tutti gli enti della città che sono stati coinvolti. Lo scorso 13 settembre il sindaco Sergio Giordani ha quindi firmato il Climate City Contract, il documento di natura strategica che individua obiettivi, strategie e azioni per consentire alla nostra città di raggiungere la neutralità climatica entro il 2030. Il documento ha già ottenuto una prima formale approvazione da parte del gruppo di advisor di Net Zero Cities ed è stato ufficialmente consegnato agli esperti nominati dalla Commissione Europea per la validazione, che ci dovrebbe consentire di ottenere il marchio “Padova Carbon Neutral and Smart City” nella primavera 2025. Il Piano è composto da 14 macro azioni strategiche (13 di mitigazione + 1 di adattamento) per raggiungere la neutralità climatica, con il tema degli edifici e della mobilità al centro della strategia, insieme a quello della gestione dei rifiuti, della comunicazione e del verde urbano. Queste macro azioni sono a loro volta composte da 146 azioni specifiche totali, che saranno implementate sia dal Comune che da tutti gli enti firmatari. Questi ultimi finora sono 36 e hanno sottoscritto degli specifici Accordi per il Clima, inseriti nel Climate City Contract, con i quali si impegnano in azioni di mitigazione, adattamento, comunicazione, formazione ed educazione, supporto finanziario e ricerca e sviluppo. Nella giornata di giovedì 28 novembre si è tenuto il primo incontro con tutti i sottoscrittori degli Accordi per il Clima: in sala Paladin a Palazzo Moroni, alla presenza del sindaco Sergio Giordani, dell’assessore all’Ambiente Andrea Ragona e della consigliera delegata Chiara Gallani, tutti gli stakeholders hanno raccontato il loro impegno, sono state presentate le strategie e le azioni da intraprendere per la neutralità climatica ed il programma di lavoro per l’anno venturo.
Erano presenti delegazioni di tutti e 36 i soggetti coinvolti, ovvero:
AcegasApsAmga; ARD Raccanello; Associazione Acli Padova; Anaci Padova; Ance Padova; APPE Padova; ARPAV; Ascom Padova; Associazione Biologi del Veneto; Banca Etica; BCC Veneta; Busitalia Veneto; Camera di Commercio Padova; Cherry Bank; CNA Padova e Rovigo; Confapi Padova; Confartigianato Imprese Padova; Confindustria Veneto Est; CSV Padova; Eurac; Fondazione Opera Immacolata Concezione; Fondazione Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni; Infocamere; Interporto Padova; Italchimica; Lundbeck; Net Center; Padova Hall; Peroni; Poste Italiane; Provincia di Padova; R2M Solution; SMACT Competence Center; Università degli Studi di Padova
Varisco srl Gruppo Atlas; 1117 srl.
Il sindaco Sergio Giordani commenta: “Il percorso che ci ha portato lo scorso settembre alla firma e alla presentazione alla Commissione Europea del nostro Climate City Contract per la sua approvazione, è frutto di un lungo lavoro che è iniziato con la nostra Amministrazione nel 2022. Questo articolato Piano non è un punto di arrivo bensì di partenza, perché raggiungere la neutralità climatica nel 2030 è una sfida molto ambiziosa, che possiamo vincere solo insieme, coinvolgendo tutta la città, e mettendo le basi di un grande lavoro comune tra pubblico e privato.
Essere tra le 9 città italiane e le 100 Europee scelte dalla Commissione Europea, nell’ambito della Missione Net Zero Cities, per raggiungere questo traguardo ed essere di esempio per la successiva sfida di tutte le altre città a raggiungere la neutralità climatica nel 2050, è un riconoscimento importante alla nostra visione della città del futuro, ma è anche una enorme responsabilità di cui dobbiamo essere consapevoli.
Sono assolutamente certo che assieme ce la possiamo fare: tra i 36 firmatari degli accordi per il clima abbiamo realtà pubbliche e private, associazioni, banche ed enti di ricerca, una rappresentanza assolutamente qualificata e significativa della nostra città. A tutti loro dico grazie a nome della città intera, perché dimostrano un senso di responsabilità verso il futuro e verso la nostra comunità. Il Climate City Contract non è un documento che indica generici traguardi, ma un impegno concreto che i firmatari si assumono, un impegno che descrive le azioni individuate per ridurre le emissioni, il calcolo e la misurazione di queste riduzioni e gli investimenti necessari.
Questa grande sfida la possiamo vincere solo lavorando assieme in squadra, sfruttando sinergie che magari emergeranno nel tempo, ma soprattutto avendo ben chiaro che l’obiettivo primario è il futuro di Padova, del nostro territorio e dei nostri concittadini. Un ringraziamento importante anche ad Andrea Ragona, Chiara Gallani e tutto il settore Ambiente, per il lavoro e l’impegno quotidiano.”
La consigliera con delega alla Neutralità climatica Chiara Gallani aggiunge: “Il Climate city contact è formato da tre parti, il piano delle azioni strategiche, il piano di investimenti e gli accordi per clima, quest’ultima è la parte in cui le città danno prova dell’impegno del tessuto cittadino. Oggi presentiamo quindi i protagonisti di questo terzo pilastro, 36 realtà che si sono impegnate sia nel lavoro di condivisione di idee, proposte e confronto, sia nel mettere tutto questo nero su bianco, sottoscrivere un accordo ed entrare a fare parte del Climate City Contract. Ma queste realtà non sono solo 36 ma 408, se si tiene conto di tutte quelle che hanno partecipato nelle altre città italiane. E proprio sul lavoro di rete con le altre città ora stiamo lavorando ancora più a fondo, con un nuovo ufficio di coordinamento, con un prossimo simbolo comune, con il confronto serrato con i diversi livelli di governo e con la partecipazione in partenariato a progetti comuni, dal primo bando vinto assieme, Let’s Gov, all’imminente studio di fattibilità sulla parte ambiziosa di abbattimento delle emissioni degli edifici: progetto proposto e presentato da Padova e che è stato accolto dalle altre 8 città per un lavoro comune e un proprio filone di finanziamento in rete.”
L’assessore all’Ambiente Andrea Ragona conclude: “Come è già stato sottolineato gli obiettivi e le sfide previste da questo percorso verso la neutralità climatica non si possono raggiungere senza la partecipazione della città intera. E voglio ringraziare tutte le persone presenti perché se sono qui significa che c’è grande interesse, c’è un impegno e la questione non è più rimandabile. Dobbiamo continuare a lavorare per aumentare i sottoscrittori ma ribadisco che la sfida si vince solo con l’impegno di tutti. Un tema molto importante, una questione che viene sollevata spesso, è quella di come si finanzia questo ambizioso piano da oltre 5 miliardi. Io voglio cogliere l’occasione per ribadire che la transizione ecologica non è un costo, bensì un investimento. Padova oggi spende circa un miliardo di energia all’anno e se pensiamo che i 5 miliardi e mezzo che sono inseriti come costi delle azioni del piano ci portano ad abbattere, quasi azzerare, quella spesa, il conto è presto fatto. Lo scopo dell’Amministrazione, oltre a fare la sua parte e le sue opere, è proprio quello di creare reti e di mettere in relazione soggetti diversi con l’obiettivo di facilitare a tutti questi investimenti.”