IL COMPARTO AVICOLO BIOLOGICO IN VENETO

Con un valore della produzione di circa 980 milioni di euro, il Veneto è leader indiscusso a livello nazionale nel comparto avicolo, sia per quanto riguarda la produzione che il numero di allevamenti, imperniato soprattutto nella produzione di carne (polli e tacchini), a cui si aggiunge anche una buona produzione di uova, il cui valore ha raggiunto i 325 milioni di euro. A fianco di questo si è sviluppato da tempo la realtà della produzione avicola con metodo biologico, che è di dimensioni più contenute, sia come numerosità che produzione e rappresenta una nicchia caratterizzata da una marcata variabilità interna.

Sono circa una sessantina le aziende con certificazione biologica nel comparto avicolo, distribuite nei tre indirizzi produttivi (carne, uova e svezzamento o miste). La linea produttiva più sviluppata, per dimensione delle aziende e produzione, è quella delle uova bio: sono 32 le aziende operative nella produzione di uova, principalmente localizzate in provincia di Verona (40,6%) e Treviso (18,8%) e con un carico di circa 430 mila capi, concentrati nel padovano (35,3%), dove si localizzano le aziende di maggiori dimensioni, e nel veronese (27,7%). Parecchie di queste sono di buona dimensione e inserite nella filiera biologica nazionale. Di dimensioni più contenute e operanti a livello locale gli allevamenti avicoli bio con indirizzo produttivo da carne: sono 28 le aziende, che producono per lo più polli (78,6%) e in maniera meno rilevante tacchini o svezzamento di pulcini, con una produzione di circa 390 mila capi, localizzata per lo più in provincia di Padova (57% delle aziende e 65% dei capi allevati).

 

Veneto Agricoltura tra la fine dell’anno scorso e i primi mesi del 2024, ha svolto una indagine sul comparto avicolo biologico del Veneto con lo scopo di delineare il ruolo dell’agricoltura biologica veneta nel contesto della produzione primaria e di inquadrare, nella visione dei titolari, i punti di forza e di debolezza dei propri allevamenti e quali possono essere le minacce e le opportunità presenti nel mercato.

All’indagine hanno risposto la metà delle aziende avicole bio presenti in regione; sulla base delle indicazioni raccolte emergono alcune principali caratteristiche delle imprese del comparto. Le aziende analizzate sono specializzate nel comparto: del fatturato medio complessivo generato annualmente, pari a 290.000 euro, quello derivante dalla produzione avicola biologica rappresenta una quota del 60% del valore totale. Si tratta di imprese con una significativa superficie agricola utilizzata (SAU), superiore a quella media delle aziende agricole regionali, circa 80 ettari totali di 16 ettari coltivati, per lo più attive da più di 5 anni (66%) e per il 59% costituite in forma societaria. I titolari hanno un’età media di 51 anni e per il 25% hanno conseguito un diploma o una laurea con un indirizzo specialistico nel settore agrario, ma mantengono dimensioni e strutture organizzative relativamente contenute, con un numero medio di 4 addetti per azienda.

L’indagine ha comunque rivelato delle notevoli divergenze tra i due principali comparti, cioè tra gli allevamenti dediti alla produzione di uova bio e quelli attivi nella produzione di carne biologica, sotto diversi aspetti. In particolare sono state evidenziati profonde differenze nel valore medio del fatturato, che supera i 400 mila euro per i produttori di uova bio e non raggiunge neppure gli 80 mila euro per gli allevamenti di carne avicola biologica. Rilevanti diversità anche nel sistema di conduzione e nei canali di vendita: il 55% degli allevamenti da carne sono condotti con un contratto di soccida, mentre solo il 6% degli allevamenti di uova vengono gestiti con tale modalità, dove prevale invece la vendita diretta alla Distribuzione moderna, confezionatori o ai consumatori finali. Differenze anche nella visione del comparto e della propria azienda: gli allevamenti da carne rilevano una situazione generale del mercato tutto sommato buona o positiva, in espansione, ma sono poco ottimisti per la propria situazione aziendale, per cui solo il 25% ritiene che sia buona od ottima mentre il rimanente 75% considera che la propria situazione sia preoccupante o critica. Al contrario, solo il 42% degli allevamenti di uova bio ritiene la situazione generale di mercato buona o in espansione, preoccupati dalle normative sanitarie e dall’aumento della concorrenza, ma il 38% ritiene la propria situazione aziendale buona o eccellente e il 62% considera la propria realtà preoccupante o critica.

Nel complesso, secondo quanto rilevato, la produzione di uova biologiche in Veneto può essere stimata in circa 100 milioni di pezzi, pari a quasi il 5% della produzione di uova regionale, mentre la produzione di carne bio viene stimata in circa 175 mila capi, pari a circa 456 tonnellate di carne in peso vivo, una percentuale decisamente inferiore rispetto al comparto uova bio, pari allo 0,08% della produzione di carne avicola regionale.

In termini economici, è possibile stimare che il valore alla produzione generato dal comparto avicolo biologico si attesti a circa 20 milioni di euro.

Quello che emerge dalle rilevazioni effettuate è che le aziende avicole biologiche del Veneto vedono nel futuro delle opportunità di crescita, supportate da una combinazione di fattori interni ed esterni. Il cambiamento delle abitudini dei consumatori, la fiducia generale verso il comparto biologico, le politiche europee favorevoli e il miglioramento delle tecnologie produttive sono tutti elementi che possono contribuire a rendere il comparto più competitivo e sostenibile, mentre preoccupano le frodi commerciali che possono influenzare gli equilibri del mercato o danneggiare la reputazione generale dei produttori bio. Sarà cruciale cogliere queste opportunità con un approccio integrato, investendo in innovazione, migliorando le competenze tecniche e gestionali e promuovendo una maggiore visibilità e riconoscimento del biologico, sia a livello locale che internazionale. In questo modo il comparto avicolo biologico potrà consolidarsi e prosperare, rispondendo alle sfide del mercato globale e garantendo un futuro sostenibile per le aziende e per l’intero settore.

Per scaricare il rapporto completo “Il comparto avicolo biologico in Venetoclicca qui.

(Veneto Agricoltura)

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