L’avvocato Marco Mazzoni Nicoletti, eletto vicecoordinatore nazionale dei Corecom italiani: “Una nomina importante, un onore ma anche un onere, che premia il lavoro di squadra dell’intero Corecom del Veneto”

18 novembre 2024

(Arv) Venezia 18 nov. 2024 – L’avvocato Marco Mazzoni Nicoletti, presidente del Comitato regionale per le Comunicazioni (Corecom) del Veneto  è stato nominato Vice coordinatore nazionale dei Corecom. Coordinatrice nazionale è  Carola Barbato presidente del Corecom Campania.  “Credo che la mia nomina riconosca il grande lavoro svolto dall’intero Corecom del Veneto in questi anni – ha detto l’avvocato Mazzoni – ed essa è frutto dell’impegno messo da ciascun membro del Comitati, e da tutta la struttura,  su temi che hanno visto il Veneto essere tra le regioni più attive a livello nazionale in campi strategici,  pensiamo alla lotta al cyberbullismo ma anche l’analisi e la critica costruttiva sulla Par condicio. Una nomina dunque importante, un onore certamente, ma anche un onere non da poco”  I Comitati regionali per le comunicazioni  sono organismi istituiti a livello regionale con funzioni di governo e controllo nel settore delle comunicazioni e svolgono inoltre,  una serie di funzioni delegate dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), tra cui la tutela degli utenti, la vigilanza sul sistema mediatico regionale, il monitoraggio delle comunicazioni, la gestione dei tentativi di conciliazione tra utenti e operatori di comunicazione. “Il coordinamento nazionale – conclude  l’avvocato Mazzoni, neo vicecoordinatore nazionale –  serve a garantire uniformità di azione e interpretazione delle normative su tutto il territorio nazionale in questo sia io come la coordinatrice nazionale  Carola Barbato e l’altro vicecoordinatore, Fulvio Scarpino, Presidente Corecom Calabria, siamo già operatovi ben avendo compreso l’importanza del nostro lavoro e quanto esso conti nel tutelare i cittadini in un’era dove tra notizie false, manipolazioni e nuove forme di violenza , dal cyberstalking al cyberbullismo  incluso il cyber flashing,  non basta solo  aumentare il livello di vigilanza e controllo, ma occorrono proposte operative avanzate e all’avanguardia”

(Regione Veneto)

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