QUESTURA DI PADOVA: FULMINEA ED INCISIVA AZIONE DELLA POLIZIA DI STATO CONTRO FENOMENO TRUFFE ANZIANI. 46ENNE SOTTRAE A COPPIA PADOVANA 300MILA EURO DI MONILI, RINTRACCIATO E BLOCCATO A ROMA DALLA POLIZIA. RECUPERATA E RESTITUITA INTERA REFURTIVA.

Nell’ambito della quotidiana attività di prevenzione e contrasto al fenomeno delle truffe agli anziani, le pattuglie della Squadra Mobile, il 6 novembre, attraverso servizi mirati sono riusciti a bloccare ed arrestare un quarantaseienne napoletano, resosi responsabile di una truffa aggravata nei confronti di una coppia di anziani nel comune di Padova. L’azione immediata ed incisiva degli agenti ha permesso di recuperare e restituire alle vittime monili e contanti per un valore complessivo di 300mila euro.

Infatti nel pomeriggio di mercoledì 6 novembre perveniva alla sala operativa della Questura una richiesta di intervento da parte di una coppia di anziani residenti in città, i quali riferivano di essere appena stati vittima di una truffa con il modus operandi del “falso incidente ad un familiare”, con la conseguente consegna di denaro contante e gioielli per un ammontare di euro 300.000.

La coppia di anziani mentre si trovava nella propria abitazione, aveva ricevuto una chiamata da un uomo che si era qualificato come Maresciallo dei Carabinieri il quale gli aveva comunicato che il marito si sarebbe dovuto recare prima presso il comando di Prato della Valle e successivamente presso la Motorizzazione, poiché, un’autovettura Mercedes a lui intestata aveva causato un reato grave. Lo stratagemma adottato aveva costretto l’anziano intimorito ad allontanarsi per diverse ore dall’abitazione familiare, lasciando sola la moglie che nel frattempo riceveva  una chiamata da un altro uomo sempre qualificatosi come appartenente alle forze dell’ordine, il quale le aveva comunicato che il figlio era stato arrestato per aver investito una giovane ragazza, cagionandogli gravi lesioni, e che per  evitare che finisse in carcere, avrebbe dovuto pagare una cauzione in denaro o monili da consegnare ad un incaricato del tribunale che si sarebbe presentato da lì a poco presso la sua abitazione per il ritiro.

La vittima, a posteriori, rappresentava che era rimasta terrorizzata dalla telefonata: solo il pensiero che il figlio fosse stato arrestato, le aveva provocato panico e ansia al punto da sentirsi costretta moralmente a consegnare tutto quello che aveva in casa all’estorsore.

Ricevuta la segnalazione della truffa consumata, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Padova avviavano una immediata attività investigativa per individuare e bloccare il truffatore.

 La fulminea attività di polizia giudiziaria consentiva di contestualizzare l’accaduto riscontrando come l’autore del raggiro, dopo essersi accaparrato il bottino estorto all’anziana signora, si allontanava da Padova con un treno diretto a Napoli Centrale.

Acquisita tale circostanza, immediatamente gli agenti patavini, attivavano i colleghi del Compartimento Polfer per il Lazio, fornendo loro le descrizioni del truffatore fornite dalla vittima: di mezza età, vestito di scuro con uno zaino in spalla, e avente un marcato accento campano.

  Gli ulteriori accertamenti, consentivano di individuare e bloccare, alcune ore dopo, il truffatore presso la stazione Termini.

Il successivo controllo operato dagli agenti Polfer Lazio permetteva di rinvenire nello zaino del soggetto fermato i preziosi estorti all’anziana, le cui riproduzioni fotografiche venivano fatte visionare alla donna che riconosceva i propri gioielli, così come riconosceva il volto della persona che si era presentata a casa sua.

Si procedeva pertanto al sequestro del bottino e sussistendo la quasi flagranza del reato di truffa aggravata il 46enne è stato tratto in arresto e posto a disposizione della Procura della Repubblica di Roma per la celebrazione del rito per direttissima.

Nella mattinata di giovedì 7 novembre, si è celebrata l’udienza presso il Tribunale capitolino, all’esito della quale il Giudice ha convalidato l’arresto ed ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere ed associato presso la casa circondariale di Regina Coeli.

Nella mattinata di venerdì 8 novembre, negli uffici della Questura di Padova, i poliziotti della Squadra Mobile unitamente ai colleghi della Polfer di Roma hanno proceduto alla restituzione del denaro e dei gioielli alla coppia di padovani che hanno ringraziato calorosamente la Polizia di Stato per il suo efficace e tempestivo operato ed hanno esortato tutti i concittadini, in particolar modo le persone anziane, a prestare maggiore attenzione ad episodi di questo tipo, invitandoli a rivolgersi prontamente alla Polizia di Stato.

(Questura di Padova)

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