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Acquisti di Natale: ancora sobrietà ma leggero aumento dei consumi

In questi giorni, per dipendenti e pensionati sono in arrivo le Tredicesime che nella provincia di Venezia toccano un ammontare di circa 800milioni di euro e nella provincia di Rovigo circa 220milioni, che saranno utilizzate dalle famiglie per pagare le spese di casa ma anche per i regali natalizi.

La spesa per regali continua a concentrarsi nella fascia tra i 100 e i 200 euro e per il Natale 2024, la media pro capite, del tutto indicativa, è di circa 200 euro, con un leggero aumento rispetto allo scorso anno (190 euro).

Acquisti tra negozi fisici e online: multicanalità protagonista

Non c’è un canale d’acquisto preferito o dominante, il consumatore si muove indifferentemente tra mondo on line e negozio fisico (65%) e si divide quasi alla pari tra coloro che acquisteranno esclusivamente Off line 18% e solo on line 17%. Il 43% circa utilizzerà prevalentemente i negozi tradizionali (mercatini e centro città) e il 30% farà acquisti nei centri commerciali (mentre un 10% non fa una scelta netta tra canali di vendita). Il Black Friday e il Cyber Monday sono stati utilizzati da circa il 50% dei consumatori, in aumento rispetto al 30% dello scorso anno.

Cosa si regalerà quest’anno?

Tra i regali più scelti figurano prodotti enogastronomici, capi di abbigliamento, giocattoli e buoni regalo. In calo invece l’interesse per i prodotti tecnologici, come smartphone, computer e accessori.

Il commento

“L’incertezza continua a pesare su imprese e famiglie, e rischia di condizionare i consumi di Natale – spiega Lorenzo Vallese, presidente Confesercenti – I consumatori, continuano infatti ad essere prudenti e a cercare il risparmio, come testimonia il crescente interesse per il Black Friday. Natale resta tuttavia un momento importante per il commercio e sono certo che anche quest’anno vincerà il gusto del regalo e rappresenterá una boccata d’aria per i negozianti.Tuttavia per sostenere la piccola impresa bisogna andare al di lá delle occasioni straordinarie, per quanto importanti, e promuovere una ripresa strutturale e duratura dei consumi, diminuendo il peso della tassazione sui redditi da lavoro dipendente”.

(Confesercenti Venezia Rovigo)

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