Approfondimenti de La Nostra Messa

Tra qualche giorno, compiendo il secolare rito dell’apertura della Porta Santa nella basilica di San Pietro, il papa darà solennemente inizio al prossimo Giubileo. Un evento prevedibile, previsto, in quanto si tratta di una “giubileo ordinario” – cioè di uno di quegli Anni santi che la Chiesa con cadenza oramai secolare indice ogni venticinque anni – ma non per questo meno sorprendente se pensiamo al tema scelto: Peregrinantes in Spem. Il motto, infatti, conduce direttamente al cuore dell’evento giubilare che invita a riscoprire e vivere la virtù teologale della speranza. La scelta potrebbe lasciare un poco stupiti, perché la speranza cristiana non è al centro della maggior parte dei discorsi ecclesiali, eppure papa Francesco lo indica come “terreno” «per un incontro vivo e personale con il Signore Gesù», rivelandone così l’indole profondamente missionaria (cfr. Snc 1) facendo del Giubileo uno strumento per quella «conversione missionaria della Chiesa» che sta al centro del suo pontificato. Ogni uomo, infatti, spera. La sfida posta dall’Anno Santo è comprendere cosa sorregge quest’azione “naturale”, a cominciare da me.

(Diocesi di Treviso)

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