04 dicembre 2024
(Arv) Venezia 5 dic. 2024 – “La relazione sociosanitaria 2024 della Regione, riferita ai dati del 2023, licenziata oggi dalla Quinta commissione, alla quale hanno partecipato l’assessore di comparto Manuela Lanzarin e il dottor Massimo Annicchiarico, Direttore generale dell’Area sanità e sociale della Regione del Veneto, è il documento che riporta una serie d’informazioni tra le quali lo stato di salute e i bisogni sociosanitari della popolazione, lo stato dell’organizzazione dei servizi e l’attività offerta dal sistema regionale sociosanitario, la gestione e l’utilizzo delle risorse per lo svolgimento delle attività sociosanitarie, l’attuazione degli obiettivi strategici del Piano sociosanitario. La relazione è ampia, articolata e complessa e tratteggia il quadro della sanità regionale, e non solo”. Sono le parole della presidente della Commissione sociosanitaria del Consiglio Veneto Sonia Brescacin (Lega-LV) che spiega: “Emergono alcuni dati in particolare. Nel corso del 2023 risultano erogati 2.156.662 accessi domiciliari: 145.487 (+8% rispetto al 2022) sono stati i pazienti assistiti in cure domiciliari, 59.700 le persone assistite in cure domiciliari intensive. La relazione dà conto anche della situazione delle cure palliative: nel 2023 sono stati assistiti in cura palliativa domiciliare 11.604 (in lieve diminuzione rispetto alla precedente annualità, ma sostanzialmente stabile) pazienti oncologici, con l’erogazione di 350.517 accessi a domicilio, mentre 3.837 (+2,8% rispetto al ’22) sono le persone ricoverate negli Hospice. Per quanto riguarda l’assistenza specialistica ambulatoriale, da rilevare l’incremento del 43% rispetto all’anno precedente delle prestazioni in telemedicina, per un totale di oltre 58mila prestazioni. Per quanto riguarda la rete emergenza-urgenza, nell’anno 2023 sono stati effettuati 1.913.017 accessi in Pronto Soccorso (+7,5% rispetto al ’22) e oltre 616mila dimissioni ospedaliere, +3,4% sul 2022: di 7,5 giorni la degenza, una media di 122 ricoveri per abitante, 11.498 posti letto negli ospedali pubblici (erano 11.255), 3.289 nelle strutture private accreditate (3.264 nel ’22). Altro dato da rilevare, nell’ambito dell’assistenza materno-infantile, sono i 31.296 parti (di cui il 4,2% da procreazione medicalmente assistita), le 4.274 IVG, i 3.050 aborti spontanei. Gli impegni di spesa sanitaria del bilancio regionale ammontano a 11,8 miliardi di euro che rappresentano l’82,4% del totale degli impegni del bilancio veneto, in costante aumento nel corso del decennio”. “Di seguito – conclude Brescacin – la Commissione ha approvato a maggioranza, senza voti contrari, il parere alla Giunta regionale n. 457 riguardante il nuovo modello organizzativo della gestione dei sinistri da responsabilità civile verso terzi da parte delle Aziende Ulss delle Aziende ospedaliere e dello IOV: una novità che mira a soddisfare le esigenze degli utenti. Il provvedimento, in sostanza, mira alla gestione in proprio dei sinistri in ambito sanitario e ospedaliero e a chiudere la modalità dei contratti con le assicurazioni, e in particolare sui cd. danni catastrofali: la gestione dei sinistri fino a 750mila euro, infatti, era già in capo alle Aziende. In estrema sintesi, il provvedimento prevede che le Aziende espletino un’istruttoria interna per sinistri fino a 250mila euro; in caso di valori superiori, è prevista una forma di cogestione tra Azienda sanitaria e Azienda Zero”.