11 dicembre 2024
Con 35 voti a favore, 9 contrari il Consiglio regionale ha approvato la Pda n. 87, ovvero della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2025-2027 e della relativa manovra emendativa, relatore il presidente della Prima commissione Luciano Sandonà (Lega-LV), correlatore la vicepresidente Chiara Luisetto (Partito Democratico).
I lavori d’aula sono preceduti, in mattinata, da quelli dell’Ufficio di presidenza della Commissione bilancio dell’assemblea legislativa che ha ampiamente esaminato, in via preliminare, gli emendamenti da sottoporre all’analisi del plenum. Tra le proposte di modifica alla Nota di aggiornamento al DEFR, il Consiglio ha dato via libera ad alcune istanze illustrate dalle minoranze, come nel caso dell’emendamento a prima firma del portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni, per la promozione di interventi volti alla riduzione delle perdite nelle reti acquedottistiche, di quello a prima firma della capogruppo del Partito Democratico Vanessa Camani, affinché la Regione promuova la realizzazione di opere di tesaurizzazione idrica a ridotto impatto ambientale, nonché dell’emendamento presentato dalla vicepresidente Luisetto per il sostegno del cd. Piano Laghetti, del sistema di ricariche MAR e delle cd. AFI, le aree forestali infiltrazione; l’aula ha altresì dato il proprio via libera a proposte modificative su temi infrastrutturali e trasportistici che prevedono, a titolo esemplificativo, la collaborazione con le amministrazioni locali nelle progettazioni di particolari snodi ferroviari che interessano Verona, Vicenza e Padova su iniziativa della capogruppo de il Veneto che Vogliamo Elena Ostanel, una particolare attenzione sulle piste ciclabili in ambito urbano e sull’intermodalità su iniziativa del consigliere dem Jonatan Montanariello, la necessità di rifinanziare la legge speciale per Venezia e la laguna e di evitare la realizzazione di una centrale nucleare in prossimità del centro storico presentati dalla capogruppo del Movimento 5 Stelle Erika Baldin, e la possibilità di promuovere la redazione di piani d’azione per l’energia sostenibile e il clima da parte dei comuni con più di 5mila abitanti presentato dal consigliere Lorenzoni. Relativamente alla Missione 12 del DEFR (diritti sociali, politiche sociali e famiglia), l’aula ha approvato, tra l’altro, emendamenti che valorizzano ulteriormente il sostegno della Regione alle persone non autosufficienti, ai caregiver familiari, ai progetti di co-housing, l’occupabilità e l’inclusione delle persone con disabilità e sulla formazione del personale nell’ambito delle strutture di accoglienza per le donne vittime di violenza, presentati dalle esponenti dem Luisetto, Camani, Francesca Zottis e Anna Maria Bigon. Al momento della sospensione alle 20, l’aula aveva approvato 123 emendamento, mentre ne rimanevano da discutere una trentina. Dopo la sospensione alle 20 il lavori sono ripresi e in breve si è giunti alla conclusione dell’esame della manovra emendativa. “Circa 130 emendamenti approvati su oltre 501 – ha sottolineato il presidente Ciambetti – mi sembra un risultato particolarmente importante di confronto dell’aula con la Giunta”. Nel momento della dichiarazione di voto la controrelatrice Luisetto ha concordato con il presidente Ciambetti che sul ”fatto che ci sia stato un metodo e una disponibilità di dialogo anticipato certamente dal tema dell’organizzazione del deposito degli emendamenti, che ha reso la gestione di questi due giorni più ordinata e ci ha dato anche la possibilità di organizzare l’esame, credo a tutti quanti, in maniera trasversale, più coerente e anche un po’ più serena. Questo ci ha permesso di approfondire meglio anche i punti di vista. Abbiamo presentato come Gruppo del PD 280 emendamenti, non con uno scopo ostruzionistico, ma con l’obiettivo di migliorare questo documento, di rafforzarlo e di renderlo più concreto, perché il rischio, quando si ha una programmazione così corposa è che si finisca col pensare che è un libro dei sogni e, come dicevo ieri in apertura di questa discussione, un libro dei sogni nel quale la distanza si misura e rischia di diventare lontananza. Quello che abbiamo cercato di fare in questi giorni è stato proprio quello di ridurre questa distanza tra il Documento e i diritti che oggi non riteniamo pienamente esigibili” Luisetto ha poi continuato: “Abbiamo provato a presentare una serie di proposte migliorative. Abbiamo discusso in questi giorni, io credo, di temi importanti e lo abbiamo fatto proponendo emendamenti che riguardassero il rischio idrogeologico, quindi la tutela dei territori, il modo in cui garantire la tutela del terreno. Si è parlato a lungo di consumo di suolo, da due prospettive diverse, ma con la volontà da parte di queste minoranze, io credo, di costruire una prospettiva. Abbiamo parlato di non autosufficienza, di riforma delle IPAB, tanto attesa e che ancora stiamo aspettando, di riconoscimento del ruolo di coloro che si prendono cura, dei caregiver, del ruolo delle ATER e, quindi, del tema della casa, una casa che abbiamo visto dai numeri e dalle relazioni nelle audizioni di questi mesi quanto sia o rischi di essere un miraggio per molti. Abbiamo ragionato di cure palliative e di diritti nella fragilità, di illegalità. Molto si è detto del caporalato in questi giorni e del rischio non solo delle infiltrazioni ma anche della presenza di realtà criminali nel nostro territorio e di quanto dobbiamo stare in guardia. Poi, il sostegno alla manifattura. Le audizioni di ieri credo siano state eloquenti. Ci hanno raccontato di previsioni del 2025 preoccupanti, di una cassa integrazione che ha raggiunto numeri non controllabili solo a parole e con slogan. Lo sappiamo, parliamo di 19 crisi aziendali e di 1.300 lavoratori e lavoratrici a rischio e in difficoltà, e questo significa anche di famiglie” La controrelatrice ha quindi concluso “Abbiamo visto approvati, diceva il Presidente, 130 emendamenti su 501. Sono un buon numero, ma molto altro è rimasto fuori di quanto volevamo esprimere, dalla mobilità sostenibile a molti emendamenti sulla sanità che ritenevamo centrali e anche sulla tutela dell’ambiente e il consumo di suolo. Dunque il nostro contributo voleva proprio e spero si sia compreso in questi giorni con responsabilità e concretezza, provare a mettere a terra un sistema più concreto e più vicino ai bisogni. Da domani direi che ripartiamo da qui con una manovra di bilancio che proveremo, con lo stesso spirito, a immaginare migliore e a costruire con una forza diversa”. Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia, ha voluto innanzitutto ringraziare per aver assicurato alle consigliere con bambini piccoli di poter partecipare ai lavori garantendo uno spazio a palazzo Ferro Fini per poter accudire i neonati: “Le assicuro consigliera che vedere passeggini e sentire le voci dei bambini è stato particolarmente bello” ha commentato il presidente Ciambetti. La capogruppo Venturini ha quindi motivato il voto del proprio gruppo “Esprimo voto favorevole per questo provvedimento che viene portato in Aula, che va ad esplicitare gli obiettivi operativi prioritari, che sono poi in continuità con gli obiettivi strategici presenti nel Documento di programmazione economica-finanziaria che abbiamo votato in maniera positiva anche la scorsa settimana. Questo perché condividiamo la programmazione, lo stiamo facendo da quattro anni a questa parte, facciamo parte di una maggioranza, e io penso che si stia individuando una visione della Regione, gli obiettivi che abbiamo condiviso, che ho e abbiamo condiviso in maniera leale in questi anni. Non sfugge che nella premessa a firma del Presidente Zaia di questo documento, di questa Nota di aggiornamento si fa un riferimento ad un aggravio delle aliquote Irap. Però, questo riferimento è più che altro prodromico rispetto agli atti che andremo ad approvare, di bilancio, non tanto al testo e alla manovra programmatica che andremo ora ad approvare. Per la partita del bilancio avremo altre riflessioni da fare, c’è ancora tempo, c’è ancora qualche giorno. Con questo ribadisco che esprimiamo come Gruppo, e qui sono presente Capogruppo, il nostro voto positivo”. Elena Ostanel (Veneto che Vogliamo) nel preannunciare il voto contrario ha notato che “In questi giorni ho cercato di vedere quanti emendamenti del Veneto che Vogliamo venivano accolti. Siamo sotto la media degli anni scorsi: su 80 emendamenti sono stati approvati 18,75 emendamenti. Quindi, sono più bassi a livello percentuale degli anni scorsi, evidentemente perché alcune cose della nostra impostazione negli anni sono entrate. Quindi, è stato bello anche vedere in questo Documento il fatto che, leggendo il Documento dopo un po’ di anni, vediamo le cose che abbiamo inserito nelle annualità precedenti e che stanno un po’ cambiando la direzione del Documento di questa Regione. Alcuni punti li voglio ricordare. Io porto a casa oggi una cosa importante, che spero e credo, sennò l’impegno non sarebbe stato preso, verrà portata avanti entro la fine della legislatura, ovvero una legge quadro sui giovani. L’abbiamo votato oggi, ne discutiamo in quest’Aula da sempre, da quando sono entrata qui, da quando, giocando con i libri del Presidente Zaia, leggevo i suoi pezzi dove portava e scriveva dei giovani, ma poi qui sui giovani non viene fatto praticamente nulla. Oggi abbiamo detto che approveremo una legge quadro a tutela delle giovani generazioni. Ci sono tre proposte che aspettano di andare avanti in questa Regione, una a prima firma del Presidente Luca Zaia, una a prima firma Brescacin, una a prima firma mia. Spero davvero che si arrivi a portare almeno il testo in audizione in Commissione Quinta per far sì che le persone più giovani di questa Regione capiscano che questa legislatura è uscita con una legge quadro, perché davvero siamo una delle poche Regioni che non ha una legge dedicata a loro. Con tutto il rispetto dei veneti nel mondo, abbiamo oggi dei nuovi veneti che vanno all’estero, a cui dovremmo dare, invece, le stesse risposte qui. Abbiamo parlato dei giovani anche per il sostegno psicologico. Sono felice di aver visto una spinta per quanto riguarda le giovani generazioni e il riconoscimento del loro disagio psicologico, e il fatto che nel Documento sia stato inserito questo. Gli stage più sicuri, ma anche i centri di ascolto per le giovani donne vittime di violenza” Ostanel ha poi sottolineato come “ Rimane fuori una grande questione, che è quella da cui sono partita durante la discussione generale. Il tema dell’equità. Il DEFR parte con dei dati che abbiamo fatto, inserire una delle prime annualità, i dati di monitoraggio BES che fa vedere che questa Regione si sta impoverendo di più. Abbiamo le fasce più povere che vanno giù, quelle più ricche non stanno dando tanto su, ma le più povere stanno andando giù. Quelle più povere qui dentro non hanno ancora la dignità che dovrebbero avere. Io credo e quindi, quando parliamo, ad esempio, degli emendamenti per le borse di studio, veder scritto che ci limitiamo a pensare che il 70% degli studenti debba avere la borsa lo scriviamo noi quando invece la regola e la Costituzione direbbe che dobbiamo garantire noi il diritto allo studio, mica il 70%, non capisco bene questa asticella che ci dice già che terremo fuori il 30% dei nostri ragazzi. Quando parliamo dei medici di base non abbiamo voluto dire che la Regione deve investire di più per quanto riguarda la sanità territoriale” Ostanel ha quindi concluso “quando parliamo di equità, quando parliamo di diseguaglianze, questa Regione non prende ancora sul serio il fatto che, al di là della narrazione che abbiamo di una Regione che corre questa Regione se corre, corre solo per qualcuno. Gli altri rimangono indietro e questi che rimangono indietro sono meno visibili, e se continuiamo a pensare che le persone si debbano arrangiare perché il Veneto è bravo a fare da solo – il veneto abitante – penso che siamo sulla cattiva strada. La Regione deve starci, deve essere presente in particolare per loro” . Renzo Masolo (Europa verde): “Mi dispiace perché alcuni degli emendamenti che il mio Gruppo ha presentato, soprattutto il discorso dei nidi e di incrementare il tasso di copertura per me era fondamentale. Siamo arrivati al 33%, bisognerebbe arrivare al 45%. Mettere nelle condizioni le famiglie di portare i bimbi al nido è un obiettivo prioritario, fondamentale. Questo è un segno di civiltà della nostra Regione, e dobbiamo in tutti i modi cercare di perseguirlo, dare indicazioni importanti anche per le liste d’attesa. Sulle carceri, non posso ignorare quello che è stato detto, perché sulle carceri veramente abbiamo toccato un livello per me piuttosto basso”. Masolo ha quindi affrontato un altro tema: “Noi spendiamo in sanità per la cura. Dobbiamo spendere sempre più soldi in prevenzione e in cambiamenti degli stili di vita. Sempre più evidenze scientifiche dimostrano che l’alimentazione a base vegetale, l’attività fisica e la meditazione assicurano, questo non sono io che lo dico una vita più longeva”- In sede di replica l’assessore Calzavara ha notato come “questo Documento di economia e finanza regionale e la Nota di aggiornamento sta diventando, nel corso degli anni, un momento di vero confronto democratico tra due visioni, credo, assolutamente rispettabili. Però, noi, che rappresentiamo la maggioranza, naturalmente abbiamo il compito di presentare un documento che dia una prospettiva, che dia un segnale, che dia una traiettoria di quello che pensiamo possa essere il Veneto del futuro. Un documento che diventa, come dicevo, ogni anno sempre più corposo, sempre più pieno di contenuti. Vi do soltanto un dato per farvi capire anche l’evoluzione che c’è stata nel corso di questi anni: nell’approvazione del bilancio del DEF 19-21 c’erano 120 emendamenti; quest’anno sono 505-508. Questa è la testimonianza di come ogni legislatura interpreta in maniera diversa anche i documenti che sono a disposizione, in particolar modo della minoranza, per cercare di intervenire su alcuni temi. Ringrazio quindi il Presidente Ciambetti e tutta la struttura del Consiglio regionale e la struttura della Giunta, che contribuisce alla costruzione del NADEFR, che ci hanno permesso quest’anno di organizzare i lavori, credo in maniera più completa. Questa settimana in più che abbiamo avuto per esaminare gli emendamenti, che è stato lo spazio dato agli Assessori e alle strutture ha permesso, nella fase di discussione sia durante l’esame degli emendamenti sia in Aula, di dare delle risposte che avessero un senso, anche i “no” fossero motivati sulla base di indicazioni che non fossero umorali, ma partissero da valutazioni serie di quella che era la proposta e del perché non accettarli”, Questa dinamica ha portato all’approvazione del 26 per ceno degli emendamenti presentati: “Una media che supera quella dell’anno scorso – ha proseguito Calzavara – Questa è la dimostrazione della capacità di ascolto della Giunta regionale, che ha esaminato in maniera puntuale questi emendamenti, cercando di comprendere quelli che erano accettabili e quelli che uscivano, comunque, dai pensieri e dalle volontà che la Giunta esprime all’interno di questo Documento. Un documento che, come diceva giustamente il collega Masolo, è più ricco, perché quando arrivi a inserire cose nuove, e così è stato nel corso di questi ultimi tre anni, consegniamo alla fine di questa legislatura un Documento che è sicuramente migliore rispetto a quello che era quando abbiamo iniziato, a testimonianza che è un Documento vivo, che tiene conto anche delle dimensioni e dei mutamenti che ci sono dal punto di vista sociale ed economico e che cerca di riuscire a tracciare questo percorso, naturalmente cercando di essere coerenti rispetto al programma di governo del Presidente, perché il DEFR, al di là di fotografare una situazione economica contestuale, deve essere coerente rispetto alla strategia di sviluppo sostenibile che abbiamo approvato nel 2020 e al programma di governo che è stato presentato il primo giorno di legislatura all’interno di questo Consiglio da parte del Presidente Zaia” Si è passati quindi al voto he, come detto ha vistro l’approvazione della Nota di Aggiornamento del Defr con 35 voti a favore e 9 contrari.
I lavori d’aula proseguiranno giovedì 12 dicembre alle 10:30 – “Puntuali” come ha sottolineato il presidente Ciambetti – con l’analisi della “Legge di stabilità regionale 2025”, n. 300 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2025” e n. 302 “Bilancio di previsione 2025-2027”,