Cento anni fa, l’11 dicembre 1924, nasceva a san Martino di Lupari, il servo di Dio don Luigi Cecchin, dal 1969 al 2010, missionario Fidei donum nella diocesi di Nazarè in Brasile, che attorno a tale data vivrà cinque intesi giorni di celebrazioni, con la presenza di più vescovi.
Lo spirito di un anniversario non è solo quello di una memoria che registra persone o eventi da non dimenticare, ma, ben di più, è quello del “ricordo” che riconduce dentro il cuore, e rende attuale ed efficace l’avvenimento o la persona di cui si fa memoria.
Il centenario della nascita di don Luigi sembra quasi coronare questo 2024 che ha visto, il 6 febbraio scorso, l’apertura della causa di beatificazione di colui che, già in vita, i poveri di Limoeiro, con i quali era vissuto quarant’anni, chiamavano “o santinho” (un termine quasi intraducibile che sta a indicare un santo a portata di mano, vicino a noi).
Don Luigi era giunto in Brasile dopo vent’anni di ministero nella nostra diocesi, prima come cappellano e, poi, come padre spirituale nel Seminario diocesano. Morì il 26 marzo 2010, a Mussolente, ospite del fratello Angelo, nell’ultimo suo ritorno in Italia per curare il grave male che l’aveva colpito.
Riandare agli inizi della vita di don Luigi ci riconduce a quella vita familiare che è stata culla del suo cammino di santità, e che nel testamento gli fa scrivere con riconoscenza: “Ringrazio con tutto il cuore mio padre e mia madre che oltre al dono della vita mi hanno dato sempre il loro amore con una buona educazione, con il buon esempio di una vita onesta e cristiana, di poveri, ma ricchi di una grande fede in Dio”.
Per quella misteriosa trama di relazioni che Dio solo sa tessere, don Cecchin nasce quando da poco aveva concluso a Treviso l’umile cammino di servizio tra i malati santa Maria Bertilla Boscardin. Pochi mesi dopo ci avrebbe lasciati il prossimo santo, Piergiorgio Frassati, che papa Francesco canonizzerà durante il giubileo dei giovani. In quel lontano 1924, pochi giorni dopo la nascita del nostro servo di Dio, una giovane di san Donà di Piave, la serva di Dio Lucia Schiavinato, offriva come dono di Natale al Bambino Gesù la sua scelta di vivere da laica consacrata nel mondo, tra i più fragili, fino ad approdare un giorno anche lei in Brasile, tra i lebbrosi e i gli “allagados” delle palafitte di Bahia.
Quella di don Luigi, come tante altre, è una storia che non finirà nei libri di storia, ma esprime quella sotterranea, vivificante passione d’amore a Dio e ai fratelli che influenza gli avvenimenti decisivi del mondo. Lo capiremo pienamente il giorno in cui tutto sarà svelato, ma già fin d’ora il passaggio di uomini e donne come don Luigi continuano a lasciare un segno pieno di speranza e interpellarci con la loro vita donata. Il “Centro di formazione per minori” fondato da don Luigi, e che ora porta il suo nome, gestito all’Opera don Calabria, continua la sua opera ed è sostenuto a distanza dalla fondazione Avatem. Una domanda, però, dovrebbe interrogarci nel profondo: che cosa spinge il popolo dei poveri di Limoeiro a gridare a così gran voce la santità di questo prete? Non è forse perché questo popolo ha visto don Luigi farsi pura trasparenza di Cristo, come lui “spogliato, crocifisso, mangiato”, direbbe il beato A. Chevrier.
Questo anniversario, insieme all’avvio della causa di beatificazione, possa suscitare nella nostra diocesi il desiderio di conoscere meglio i testimoni di speranza che il Signore ha fatto sorgere e continua a far sorgere tra noi. Lo ricordava il vescovo Michele nel messaggio rivolto al vescovo Francisco di Nazarè, quando riconosceva essere “un grande dono anche per la nostra diocesi e in particolare per il nostro presbiterio diocesano, sapere che l’amore e la dedizione ministeriale di don Luigi continuano a essere fecondi”.
Un’ultima cosa dovrebbe farci pensare. Dopo quella di don Giuseppe Sarto, divenuto Pio X, quella di don Luigi Cecchin è la prima causa di beatificazione che si apre per un prete della diocesi di Treviso.
(don Antonio Guidolin) – articolo in uscita nella Vita del popolo dell’8 dicembre