Siria: il trevigiano Davide Chiarot (Caritas Italiana), “C’è preoccupazione per le persone più vulnerabili. Qui la speranza è un bene di prima necessità”

“Difficile prevedere lo sviluppo dello scontro, attualmente arrivano notizie di un coinvolgimento anche della città di Hama a 140 km a sud di Aleppo. Nella giornata di venerdì 29 novembre le forze ribelli sono entrate ad Aleppo e attualmente controllano parte della città. Le notizie degli scontri in periferia e il risuonare dei colpi hanno spinto molte persone ad abbandonare la città in lunghe file di auto. La situazione al momento resta tesa ma relativamente tranquilla ed è stato comunicato un coprifuoco di 24 ore dalle 17 (locali) di oggi, sabato, fino a domenica”. A descrivere nei giorni scorsi la situazione direttamente da Aleppo, dove si trova, è stato Davide Chiarot, già operatore della Caritas di Treviso, consacrato del movimento dei Focolari e operatore di Caritas Italiana in Siria, in un contributo pubblicato sabato su “”Italia Caritas”.
“Caritas Italiana – ha spiegato Chiarot – è qui al servizio di Caritas Siria, con cui collabora, come anche con la Chiesa locale, per progetti umanitari e socio-pastorali. Seguiamo attività di aiuto in campo sanitario, progetti di microcredito per attività di impresa, corsi di formazione professionale e lavori di ricostruzione dopo il tragico terremoto del febbraio 2023. Lavoriamo anche per sviluppare iniziative rivolte in particolare ai giovani per aprire percorsi di pace e di riconciliazione”. Riguardo all’escalation di questi giorni, l’operatore di Caritas Italiana ha raccontato che “personalmente vivo questa situazione in maniera serena, ho fatto una scelta di fondo nella vita consacrata perché credo alla fraternità universale. Il mio pensiero e la mia preoccupazione vanno alle tante persone che in questi primi anni in Siria ho conosciuto”. “C’è preoccupazione – ha precisato – soprattutto per le persone più vulnerabili, come gli anziani, le persone con disabilità e le famiglie con bambini piccoli. Alla situazione già difficile, con l’inverno che avanza, gli effetti del terremoto, l’economia in ginocchio dopo i tanti anni di guerra già vissuti, oggi si aggiunge questa nuova tragedia. Viviamo ora per ora attendendo gli sviluppi e sperando che la situazione si risolva”. A poche settimana dall’avvio dell’Anno Santo, Chiarot ha sottolineato che “Papa Francesco ha lanciato il Giubileo per il 2025 con il titolo ‘pellegrini di speranza’. È quello che proviamo ad essere in queste terre dove la speranza è in modo molto evidente un bene di prima necessità”.

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(Diocesi di Treviso)

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