Lavoro. Crisi Berco. Assessore Mantovan: “Dall’incontro pubblico di Copparo un nuovo invito al dialogo e alla ricerca di soluzioni organizzative e industriali che vadano oltre la logica dei tagli”

(AVN) – Venezia, 21 marzo 2025

 

In occasione dell’incontro pubblico avente ad oggetto la crisi Berco, tenutosi oggi a Copparo (FE), con le parti sindacali Fiom CGIL, Fim CISL e Uilm UIL e le istituzioni locali e regionali dell’Emilia Romagna, l’assessore al lavoro del Veneto, Valeria Mantovan, che vi ha preso parte per la Regione del Veneto, ha dichiarato: “Ci tenevo a partecipare a questo incontro per testimoniare ancora una volta la vicinanza ai lavoratori della Berco. Una vicinanza che esprimo a livello istituzionale e personale. La Regione del Veneto è direttamente interessata alle sorti di entrambi gli stabilimenti Berco: quello di Castelfranco Veneto (TV) e quello emiliano di Copparo (FE) in cui operano molti lavoratori veneti del Polesine”.

 La Regione del Veneto, con le strutture di cui si è dotata, si trova a fronteggiare crisi di diversa natura e complessità – sottolinea l’Assessore -. Devo dire che le difficoltà maggiori nella gestione delle crisi le riscontriamo quando le parti restano ancorate a posizioni rigide e quando il dialogo viene interrotto. Il caso Berco rientra tra questi. Eppure eravamo ripartiti bene: l’azienda in seguito ai tavoli nazionali al MIMIT aveva ritirato i licenziamenti unilaterali e, da fine novembre, aveva intrapreso un percorso condiviso. Poi da gennaio la marcia indietro, un nuovo irrigidimento aziendale. Una chiusura al dialogo intervenuta quando si prospettavano possibili soluzioni organizzative con le parti sindacali ed altre di tipo industriale venivano ricercate anche con l’aiuto del MIMIT, con cui siamo costantemente in contatto”.

“Ricordiamo che a febbraio l’azienda non si è seduta al tavolo Ministeriale, dichiarando di rifiutare ogni confronto al di fuori della procedura di licenziamento collettivo – aggiunge l’assessore Mantovan -. Da qui le agitazioni sindacali e gli scioperi. Voglio chiarire tuttavia che non ho partecipato all’incontro per biasimare la società e i suoi comportamenti, ma piuttosto per richiamarla nuovamente al dialogo. Un confronto necessario con le Parti sociali e con le istituzioni che, in questo tempo, comunque, non hanno smesso di cercare vie d’uscita e soluzioni possibili, non limitate semplicemente ad una logica di taglio di costi. Il nostro lavoro non si è fermato. È evidente però che, in mancanza di dialogo, valutazioni e soluzioni alternative restano impraticabili. Auspicando quindi in un cambio di rotta che riapra il confronto, colgo l’occasione per ringraziare lavoratori e sindacati perché anche nei momenti più difficili hanno dimostrato equilibrio e responsabilità.”

(LAVORO)

 

(Regione Veneto)

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