LA POLIZIA DI STATO RINTRACCIA L’AUTORE DELL’ESPLOSIONE DI COLPI DI ARMA DA FUOCO PROVENIENTI DA UN’AUTOVETTURA IN TRANSITO IN PIAZZA MAZZINI. SI TRATTA DI 22ENNE CITTADINO ALBANESE, REGOLARE SUL TERRITORIO, DENUNCIATO PER PROCURATO ALLARME

ESEGUITA PERQUISIZIONE DOMICILIARE DALLA SQUADRA MOBILE PRESSO L’ABITAZIONE DEL 22ENNE E SEQUESTRATA L’ARMA UTILIZZATA. IL QUESTORE HA DISPOSTO NEI SUOI CONFRONTI LA MISURA DI PREVENZIONE DELL’AVVISO ORALE.

Nell’ambito dei servizi di prevenzione, vigilanza e controllo del territorio effettuati dalle pattuglie della Polizia di Stato di Padova, nella tarda serata di mercoledì 23 aprile, le Volanti intervenivano in piazza Mazzini poiché sulla linea di emergenza 113 erano stati segnalati, da un cittadino che passeggiava in zona, dei colpi di arma da fuoco provenire probabilmente da un’autovettura, non meglio descritta, in transito nei pressi della predetta piazza.

L’immediato intervento degli operatori delle Volanti prima e degli investigatori della Squadra Mobile poi, permetteva di individuare e recuperare 7 bossoli di cartucce “a salve” nei pressi del luogo dove erano stati uditi i colpi di arma da fuoco.

Data la gravità del fatto e la pericolosità dell’incomprensibile gesto, venivano posti in essere tutti gli accertamenti necessari per la tempestiva individuazione del responsabile dell’illecita azione.

Le prime indagini, avvenute anche grazie all’ausilio delle telecamere di videosorveglianza cittadine e private, permettevano di accertare che l’autovettura da cui erano stati esplosi i colpi di arma da fuoco era un Opel Corsa, intestata ad un ventiduenne cittadino albanese, incensurato e regolare sul territorio nazionale.

I poliziotti della Squadra Mobile, pertanto, nella giornata successiva di giovedì 24 aprile eseguivano una perquisizione locale d’iniziativa per la ricerca di armi presso il luogo di residenza del giovane albanese, nel quartiere Arcella a Padova.

La perquisizione dava riscontro positivo, poiché all’interno di una camera dell’appartamento dove vive il ventiduenne veniva rintracciata l’arma utilizzata la notte precedente per esplodere i colpi: una riproduzione d’arma da sparo in metallo “a salve” calibro 8 e una confezione di cartucce dello stesso calibro contenente 17 cartucce “a salve”, che venivano sottoposti a sequestro.

Il giovane incensurato riferiva agli investigatori di essere l’autore del gesto e, nello scusarsi, affermava di aver commesso una bravata e che non aveva alcuna motivazione particolare per quella azione.

Lo stesso, accompagnato in Questura per gli accertamenti di rito, veniva denunciato per il reato di procurato allarme e accensioni ed esplosioni pericolose.

Vista la pericolosità del gesto, il Questore della provincia di Padova Marco Odorisio attivava la Divisione Anticrimine della Questura per l’adozione, nei confronti del giovane, della misura di Prevenzione dell’Avviso Orale.

(Questura di Padova)

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