Anche se in un periodo lontano dai picchi di presenze della stagione turistica non si ferma l’attività di contrasto all’immigrazione irregolare da parte della Polizia di Stato di Venezia.
Nell’arco dello scorso weekend, infatti, gli operatori della Polizia di Frontiera hanno arrestato un cittadino di nazionalità straniera, in arrivo con un volo da Doha, in quanto lo stesso aveva da scontare un residuo di pena detentiva, in esecuzione di una sentenza di condanna della Corte d’Appello di Venezia.
In particolare l’uomo nel 2023 era stato condannato per intermediazione illecita e sfruttamento della manodopera, fatti commessi nel 2019 nelle province di Udine e Treviso.
Per lui al termine degli accertamenti di rito sono scattate le manette avendo da scontare ancora 1 anno e 11 mesi di reclusione, oltre un’ammenda di 13 mila euro.
Nella mattinata di sabato, nell’ambito dei controlli passeggeri, effettuati a campione sulle tratte Schengen, al fine di intercettare eventuali stranieri irregolari, i poliziotti dell’Unità Analisi del Rischio e Falso Documentale hanno sottoposto a controllo sei cittadini stranieri, quattro donne e due uomini.
Una donna in possesso di passaporto e permesso di soggiorno contraffatti è stata arrestata mentre gli altri soggetti sono stati denunciati per sostituzione di persona, in quanto a seguito di complessi accertamenti è emerso che i documenti in loro possesso erano intestati ad altre persone molto somiglianti per fisionomia, oltre che per essere stati trovati in possesso di visti contraffatti sul passaporto.
Il risultato di tali attività, finalizzate al contrato dell’immigrazione clandestina, ha portato poi, dall’inizio del mese di novembre al respingimento di sei cittadini stranieri, reimbarcati sui voli diretti nei paesi di provenienza, per mancanza garanzie e scopo del soggiorno in Italia, come emerso in sede di intervista di frontiera, per inammissibilità nel territorio degli stati Schengen oppure per mancanza di visto di ingresso.
Si precisa che i procedimenti penali non risultano conclusi e che la colpevolezza dei soggetti dovrà essere accertata con sentenza irrevocabile.
