Veneto: emendamento per ridurre le aree parco


Veneto: emendamento per ridurre le aree parco

COMUNICATO STAMPA

Quando si fa politica, per portare a casa qualche consenso in più non ci si ferma di fronte alle frottole

Il consigliere Valdegamberi vuole copiare l’emendamento del consigliere Berlato che intende ridurre i confini del parco dei Colli Euganei adducendo come motivazione i danni causati dai cinghiali. Iniziativa che ha trovato immediatamente lo stop dei Sindaci dell’area dei Colli, dell’Associazione degli albergatori e degli esercizi termali. Un’opposizione dunque da importanti categorie economiche. Berlato ha presentato un emendamento alla finanziaria regionale usando uno stratagemma che rifugge da una discussione e revisione della legge sui parchi, infilando di soppiatto la sua proposta in una legge che riguarda la materia economica. Una furbata insomma, che niente ha in comune con un chiaro e trasparente dibattito sulle aree protette.

Altrettanto cerca di fare Valdegamberi, adducendo a sostegno della sua proposta lo snellimento della burocrazia, onnipresente argomento di chi non ha buone ragioni di merito. Vada a vedere, il sig. Valdegamberi, quante richieste di interventi e lavori con finanze pubbliche sono state negate dal Parco della Lessinia in tutti questi anni. Nessuna! E chi ha governato fino a tre anni fa il Parco della Lessinia? Quegli stessi sindaci che oggi lui dice che gli danno l’appoggio. Hanno governato il parco oppure lo hanno lasciato andare alla deriva?

Valdegamberi, inoltre, dimentica il suo recente passato di assessore regionale ai Parchi e dei provvedimenti da lui firmati relativi, ad esempio, all’approvazione di 67 zone a protezione speciale, tra cui la Lessinia, per “…salvaguardare e conservare al meglio la rete ecologica veneta che rappresenta un interesse prioritario per tutta la nostra comunità sia dal punto di vista naturalistico che da quello economico e culturale…”.  Oggi Valdegamberi dice di voler favorire gli agricoltori. Ma oltre a “promettere” che si ridurranno i tempi delle pratiche non sa cosa dire. Eppure i parchi dovrebbero ideare forme sostenibili sia ecologicamente che economicamente di attività produttive anche agricole. Sembra che Valdegamberi accusi di inettitudine i passati amministratori del parco e se stesso di provvedimenti di protezione ambientale iniqui e sbagliati.

Questo ridisegno dei confini vuole favorire i cacciatori, aprendo, a suo parere, nuove aree di caccia. E lo fa sbandierando la caccia di selezione. Ma Valdegamberi sa cos’è?  Si tratta di programmare una attività venatoria selettiva al fine di gestire la popolazione di una determinata razza, garantendo il mantenimento della densità fissata in precedenza. Si tratta più semplicemente di un prelievo ponderato, che rispetti determinate caratteristiche e quantità prefissate. Un’attività con regole e piani. Tutto questo sta scritto, tra le molte altre, nella pubblicazione di Veneto Agricoltura “Il Cinghiale, problematiche gestionali e di prevenzione dell’impatto sulle attività antropiche”. Ha mai letto e studiato tale testo dell’azienda della Regione Veneto di cui lui stesso è rappresentante?

In verità cosa rappresenta questo emendamento di Valdegamberi nel panorama della legislatura regionale?  Lui stesso dice che la legge di revisione delle aree protette va approvata per prima perché “è già pronta”. Allora, ci si chiede, quale fretta ha di presentare questo emendamento? Non farebbe in tempo ad essere votato che già ci sarebbe – secondo Valdegamberi – la nuova legge. Un controsenso. O forse no. Così come Berlato lui vuole fare lo sgambetto a Zaia che aveva presentato quella proposta di legge al fine di aprire un dibattito in consiglio e fuori a proposito di aree protette. Zaia allora intende continuare sulla strada del confronto pubblico e politico o vuole farsi sconfessare dalle furbate dei suoi consiglieri regionali Berlato e Valdegamberi ansiosi di accaparrarsi i favori di qualche cacciatore, buttando su un binario morto la sua stessa proposta che finirebbe per fare la figura dell’incapace?

Infine, a motivo della definizione di millantatore che Valdegamberi merita: dice che la sua proposta avrebbe l’appoggio non solo di larga parte della maggioranza, ma anche tra alcuni gruppi di minoranza in consiglio regionale. Perché invece di allusioni non dichiara chi lo appoggia? Forse se facesse così la sua tesi cadrebbe miseramente. Meglio nascondere dietro una cortina fumogena la pochezza della propria proposta.

LEGAMBIENTE VERONA

Verona, 11 dicembre 2016

Per informazioni: LEGAMBIENTE VERONA VIA Bertoni, 4  37122 VERONA

TEL. 0458009686 FAX 0458005575

e-mail info@legambienteverona.it

www.legambienteverona.it

(Legambiente Verona)

Please follow and like us