GIORNATA DELL’ALIMENTAZIONE. IN VENETO CENTOMILA PERSONE RICORRONO ALLE MENSE ASSISTITE. COLDIRETTI, MENO SPRECHI COLMANO IL DEFICIT ALIMENTARE NEL PAESE

GIORNATA ALIMENTAZIONE: IN VENETO CENTOMILA PERSONE RICORRONO ALLE MENSE ASSISTITE
IL 25% HA MENO DI 15 ANNI
Coldiretti, azzeramento sprechi colmerebbe deficit alimentare nel Paese

15 ottobre 2019 – Oltre centomila persone in Veneto ricorrono alle mense, ai pacchi alimentari o a altre forme di assistenza per poter mangiare: il 25% ha meno di 15 anni. Sono i dati aggiornati allo scorso anno, elaborati da Coldiretti secondo i fondi Fead diffusi dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea) alla vigilia della Giornata dell’Alimentazione indetta dalla Fao. Il quadro nazionale rivela, inoltre, che più di  un italiano su dieci non ha risorse adeguate per garantirsi una corretta e sana alimentazione, una delle situazioni peggiori all’interno dell’Unione Europa. E’ quanto emerge da un’ulteriore analisi di Coldiretti sulla base dei dati Eurostat. L’11% della popolazione italiana – sottolinea la Coldiretti – non può permettersi un pasto adeguato almeno ogni due giorni con proteine della carne, del pesce o equivalente vegetariano.  In Europa– precisa la Coldiretti –la percentuale media scende all’8% ma stanno peggio dell’Italia solo Grecia (12%), Lettonia (12%), Ungheria (12%) Romania (16%) e Bulgaria (31%). Un paradosso – denuncia la Coldiretti – se si considera che in Italia sono finiti nel bidone alimenti e bevande per un valore annuale di 16 miliardi di euro che sarebbero più che sufficienti a coprire il deficit alimentare del paese. Non si tratta solo di un problema etico ma che determina anche – precisa la Coldiretti – effetti sul piano economico ed anche ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. La crescente sensibilità sul tema ha però portato oltre sette italiani su dieci (71%) secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ a diminuire o annullare gli sprechi alimentari adottando nell’ultimo anno strategie che vanno dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, ma anche la richiesta della doggy bag al ristorante e la spesa a chilometri zero dal campo alla tavola con prodotti più freschi che durano di più.

(Coldiretti Veneto)

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