Violenza sulle donne – Rizzotto (ZP): “Strangola la moglie e la uccide, un’altra giornata triste afflitta dalla morte di una donna per mano dell’uomo che diceva di amarla”

Violenza sulle donne – Rizzotto (ZP): “Strangola la moglie e la uccide, un’altra giornata triste afflitta dalla morte di una donna per mano dell’uomo che diceva di amarla”

(Arv) Venezia 18 ott. 2019 –      “Spesso si guarda ai malevoli che arrivano lontano dai nostri affetti, ma si perde di vista quello che arriva dalle persone più vicine. Oggi le pagine di cronaca dipingono un’altra, ennesima giornata afflitta dall’uccisione di una donna per mano dell’uomo che diceva di amarla. L’omicidio di Giulia è l’ulteriore dolorosa conferma di un fenomeno purtroppo attuale e dilagante, che ci obbliga nuovamente ad una riflessione e ad una presa d’atto collettiva di responsabilità”. Sono le parole di solidarietà e vicinanza espresse in una nota da Silvia Rizzotto, Capogruppo in Consiglio regionale del Veneto di Zaia Presidente “nei confronti della famiglia della ventitreenne Giulia Lazzari, di Adria, aggredita lo scorso 8 ottobre dal marito, al culmine dell’ennesima lite per gelosia e morta dopo 9 giorni di agonia. La violenza sulle donne, soprattutto intrafamiliare, è perpetrata quasi quotidianamente con regolarità, e anche in Veneto purtroppo si segnalano ancora tanti, troppi, casi. Non possiamo e non dobbiamo derubricare questi eventi come raptus di follia o momentanee perdite di controllo: la maggior parte dei centri antiviolenza ha modo di appurare che precedentemente al femminicidio si consumano ulteriori violenze ed aggressioni”.

“È giunto il momento di cambiare passo sulla educazione – sottolinea Rizzotto – a partire dai bambini e dai ragazzi nelle scuole, passando per i genitori, gli operatori delle strutture pubbliche di aiuto e sostegno, la televisione, i giornali e tutti i mezzi di informazione. Faccio un appello a tutte le donne che si trovano in questa condizione e a tutti i parenti che sono a tacita conoscenza di simili situazioni, affinché denuncino sempre; grazie alla Lega al Governo è stato inserito in legge il cosiddetto ‘Codice Rosso’, per snellire le procedure di protezione delle vittime e quelle punitive dei carnefici”.

La Capogruppo Rizzotto chiude con queste parole: “Il pensiero più grande, però, non può non essere rivolto alla famiglia, alla quale esprimiamo massima vicinanza e sostegno. In questa grigia giornata, con un occhio lacrimante di riguardo soprattutto per la piccola figlia di 4 anni, che dovrà crescere senza la sua mamma, per mano del suo stesso papà. E proprio per la persona artefice di questo quadro aberrante non ci possono essere attenuanti o sentenze di pazzia: questo individuo, come tutti gli altri, deve marcire in galera con il massimo della pena”.

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(Consiglio Veneto)

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