Ambiente – Zanoni (PD): “Anche la presidente della Commissione europea considera prioritario il contrasto ai cambiamenti climatici e cita Venezia. La Lega e i suoi alleati sono gli ultimi negazionisti”

Ambiente – Zanoni (PD): “Anche la presidente della Commissione europea considera prioritario il contrasto ai cambiamenti climatici e cita Venezia. La Lega e i suoi alleati sono gli ultimi negazionisti”

(Arv) Venezia 27 nov. 2019 –      “Ormai sono soltanto la Lega e i suoi alleati in Regione a negare l’urgenza del contrasto ai cambiamenti climatici. Anche la neo presidente della Commissione europea, nel suo primo discorso, ha messo l’ambiente al centro della propria agenda, definendo ‘vitale’ la tutela di Venezia. Ma a palazzo Ferro Fini, la Maggioranza di centrodestra boccia tutti i nostri emendamenti per combattere questa emergenza planetaria”.

Le parole sono del consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Zanoni, che richiama “le parole pronunciate all’Europarlamento da Ursula von Der Leyen, che il primo dicembre inizierà ufficialmente il proprio mandato a capo della Commissione europea”.

 “Come Partito Democratico siamo convinti che mettere al centro i problemi ambientali rappresenti la sfida da vincere per garantire un futuro alle nuove generazioni – continua il Vice Presidente della Commissione consiliare Ambiente –  A Roma la segreteria Zingaretti ha impresso un’accelerata alla politica green, chiedendo maggiori investimenti; in Veneto, in una delle Regioni maggiormente colpite dai cambiamenti climatici, e prima in Italia per incremento di suolo consumato e inquinamento dell’aria, come Gruppo Consiliare PD, abbiamo commissionato all’Università di Padova uno studio per un ‘Veneto 100% sostenibile, efficiente e rinnovabile’. A Bruxelles avremo una Commissione che si rimboccherà le maniche per contrastare i cambiamenti climatici”.

“Zaia e i suoi alleati invece negano tutto – conclude Andrea Zanoni –  meglio prendere in giro Greta e i giovani che scendono in piazza e non agire sul versante della prevenzione, per poi chiedere soldi al Governo quando l’aula del Consiglio Regionale finisce sott’acqua”.

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(Consiglio Veneto)

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