Riforma dell’Edilizia residenziale pubblica -Riccardo Barbisan (LN): «Approvate dal Consiglio regionale modifiche alla legge, recependo le esigenze degli inquilini e del territorio»

Venezia, 14 novembre 2019 – «Dopo che la Giunta regionale del Veneto, e nello specifico l’assessore al Sociale Manuela Lanzarin, ha parlato e recepito le esigenze degli inquilini delle case Ater e dei loro rappresentanti, il Consiglio regionale del Veneto ha approvato tre modifiche alla legge 39/2017 sull’edilizia residenziale pubblica che introducono il concetto di “Isee-Erp di permanenza”. In sostanza, per gli inquilini che già prima della riforma, abitavano in una delle abitazioni delle Ater, il tetto Isee-Erp per conservare il diritto all’abitazione popolare è stato elevato a 35 mila euro (il 75 per cento in più della soglia di ingresso prevista dalla legge 39). Per gli assegnatari che hanno ottenuto un alloggio con la nuova legge il valore Isee-Erp di permanenza è invece di 26 mila, il 30 per cento in più dei 20 mila euro di valore di accesso. Discorso diverso per gli over 65 e i nuclei familiari che abbiano al loro interno un disabile o una persona non autosufficiente: in questo caso, infatti, conservano il diritto all’alloggio anche se la loro soglia patrimoniale supera i 35mila euro. Si tratta quindi di un nuovo esempio dell’attenzione che la Giunta e il Consiglio riservano verso i propri cittadini e che mette a tacere tutti coloro che ci accusavano di essere egoisti». Riccardo Barbisan, consigliere regionale della Lega, commenta così la modifica alla legge sull’edilizia residenziale pubblica approvate con un emendamento al collegato alla legge di stabilità.

«Anche per quanto riguarda i canoni ci saranno novità – continua Barbisan -. I criteri per la determinazione sono attualmente in via di ridefinizione e conseguentemente porteranno a un ribasso del canone di affitto. Saranno pertanto salvaguardate le esigenze delle fasce più deboli, gli anziani, i disabili e le persone con maggiori difficoltà economiche. Importanti e sostanziali modifiche che però non stravolgono la base della legge, a conferma – conclude il consigliere -, che l’impianto pensato dalla Giunta era quello giusto».

(Lega Nord)

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