Autonomia – Rizzotto (ZP): “Vertice Renzi- Conte, ci mancava l’ennesimo puerile teatrino. Ora Renzi fa anche le veci di Boccia”

Venezia 4 dicembre 2019 –  “Speravo che non si arrivasse alla definizione dell’autonomia con i capelli bianchi in testa, ma se continuiamo così i miei timori rischiano di diventare realtà. Se non bastava il Ministro Boccia ad arrovellare tutto il meccanismo con la sua imprescindibile Legge Quadro, oggi assistiamo all’ennesimo, puerile teatrino. Ci mancava giusto Renzi, a dare manforte. Mi domando da quando, Matteo Renzi fa le veci del Ministro per gli Affari Regionali. Renzi fa anche da balia al PD, dato che Zingaretti non riesce a gestire i suoi, e così gli hanno segretamente dato la cattedra di Ministro-supplente”.

Così, la Capogruppo di Zaia Presidente a palazzo Ferro Fini, Silvia Rizzotto, commenta “questo colpo di teatro nel corso delle trattative per l’autonomia regionale, ovvero, la richiesta di un vertice con il Premier Conte da parte di Matteo Renzi, con la scusa di estendere la trattativa sulla Legge Quadro anche a tutte le forze in Parlamento”.

“Questo osteggiato percorso verso un’autonomia, che già democraticamente ci dovrebbe spettare di diritto, ha visto prima di tutto i 5 Stelle mettere veti e ostacoli continui all’ex Ministro Stefani – ricorda la consigliera regionale – poi è intervenuto l’ex Premier Conte, che aveva affermato di voler chiudere la trattativa entro il 15 febbraio 2019 senza se e senza ma, salvo poi procrastinare. Dopodiché, è caduto il Governo e con la fine del Conte-1 pare che anche il Conte-2 abbia perso la memoria e, nonostante il Premier sia lo stesso, evidentemente si diverte a mescolare le carte in tavola”.

“Siamo giunti all’ autunno 2019, ben 2 anni dopo il regolare referendum di richiesta di autonomia che il popolo veneto ha votato in massa – ricorda Rizzotto – e il Ministro Boccia sta portando avanti il suo personale concetto di autonomia, ovvero una Legge Quadro e soprattutto ‘sussidiarietà’ per gli amici delle regioni sprecone e meno virtuose, in altre parole, la cintura di sicurezza per i fannulloni e gli spreconi. Ma pochi giorni fa, qualche strano e alieno ingranaggio sembrava essersi finalmente messo in moto. E invece no, perché ecco irrompere sulla scena Renzi che da bravo guardalinee, fischia il fuorigioco per tutti. Prossima tappa: il check al VAR, giusto per cercare di far stufare un altro po’ i veneti che stanno giocando col fiatone i tempi supplementari di una partita già vinta 2 anni fa. E questo, solo per far vedere che Renzi vede e può tutto, giusto perché anche Conte non dimentichi chi è e chi sarà sempre il leader di PD, Italia Viva, Centrosinistra e Governo giallorosso”

“Ribadisco una cosa – chiude Silvia Rizzotto – siamo già oltre le calende greche. Basta fare giochetti di palazzo e tergiversare. La Regione ha le capacità per reggere l’autonomia, ma vogliamo solo sapere quando potremmo votare da soli i provvedimenti per l’autonomia, perché qui in Veneto c’è molto lavoro da fare”.

(Lega Nord)

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