Mercoledì 1 gennaio 2020, ore 15.00
11° Cammino diocesano di Pace
Ritrovo in via Torino (ex Domenichelli) Vicenza
Quando si usa il termine Pace molte possono essere le accezioni e le sfumature. Nella Parola di Dio noi incontriamo la parola Shalom annunciata dai Profeti, frutto della Legge, dono del Risorto ai suoi discepoli: non si tratta di semplice assenza di conflitti ma ordine e armonia tra i popoli, con la Natura e con Dio. Ecco allora il nostro sogno di un clima di Pace tra i popoli ma anche tra le generazioni, tra chi è agli inizi del cammino della vita e chi invece ha a disposizione il dono dellesperienza di un percorso già compiuto, con la nostra Terra spesso sfruttata e abusata.
Clima è un termine che ricorre spesso in questo nostro tempo. Da una parte la figura di Greta Tumberg e tutto il movimento giovanile dei Fridays for Future, adolescenti e giovani che cercano di richiamare il mondo adulto ad assumere scelte coraggiose e impegnative per quanto riguarda il clima atmosferico e la necessaria custodia della Terra e del suo futuro. Dallaltra termine usato da parte di chi invoca un modo diverso di vivere e fare politica, da chi chiede un modo diverso di programmare il mondo del lavoro e le sue problematiche. E poi la Pace: tante volte invocata da chi vive in una situzione di violenza, guerra ma che poi troviamo in bocca di chi invece usa questo termine per giustificare atti di sopraffazione, di ingiustizia, di chi immagina la pace come conseguenza di una infinitacorsa agli armamenti
In questo cammino di Pace proveremo invece a mettere assieme le due parole, consapevoli che la Pace è un obiettivo che si può raggiungere solo se si crea un contesto, solo se ci si rende conto che attraverso limpegno di ciascuno diventano possibili, di
conseguenza, le grandi scelte per il nostro mondo. Che solo mettendo assieme vari elementi in un contesto di armonia si creano le condizioni per una Pace vera e duratura. La pace allora parte dallambiente: un luogo bello, dove poter vivere bene è la condizione per cominciare a sperimentare la fraternità. Così come il rispetto della natura e la presenza di posti di pace dove potersi incontrare nelle nostre città diventa la condizione per superare la spersonalizzazione dei nostri palazzi, delle stazioni e dei centri commerciali. Così come un dialogo sincero e schietto tra generazioni diventa condizione indispensabile per sognare e realizzare un mondo migliore, un mondo possibile perché non distrugge ma crea la vita. Un dialogo che abbiamo visto realizzato nellesperienza del vicentino Pigafetta, di cui ricorre il 500 anniversario, un giovane che ha saputo prendere parte e portare a compimento il viaggio di Magellano. Il sogno e lintraprendenza di un giovane, unita alla saggezza e allesperienza delladulto, come strada percorribile di salvezza.
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