Lavoro – Guarda, Ruzzante e Bartelle (Veneto 2020): “Solidarietà ai dipendenti della Smev. In Veneto troppe aziende parlano di esuberi”

Lavoro – Guarda, Ruzzante e Bartelle (Veneto 2020): “Solidarietà ai dipendenti della Smev. In Veneto troppe aziende parlano di esuberi”

(Arv) Venezia 12 dic. 2019 –    “Esprimiamo la nostra piena solidarietà ai dipendenti dell’azienda Smev di Bassano del Grappa (VI), che dichiara nuovi esuberi dopo aver già tentato nel 2013 la strada della delocalizzazione, che sembrava superata nel 2015”. I Consiglieri regionali del Coordinamento Veneto 2020 Cristina Guarda (Civica per il Veneto), Piero Ruzzante (Liberi e Uguali) e Patrizia Bartelle (Italia in Comune) intervengono tramite una dopo “dopo le tristi notizie pervenute di esuberi in Veneto: in particolare assistiamo a un aumento di annunci di licenziamenti da parte di proprietà straniere, multinazionali o fondi di investimento. Sono realtà che corrono in Italia per rilevare imprese, appropriarsi del marchio, del loro prezioso know how, per poi attivare un lento e progressivo depotenziamento degli stabilimenti o addirittura il loro completo trasferimento da altre sedi. Le strategie imprenditoriali povere di coscienza territoriale ed etica sono inaffidabili e rendono sempre più traballanti anche contratti a tempo indeterminato, impoverendo coloro che hanno dato lustro ed entrate alle aziende e alle loro proprietà. Non sentiamo mai, infatti, articoli di giornale sui “poveri” manager o proprietari, che hanno fallito nel loro lavoro, perché a pagarne le conseguenze sono solo i dipendenti”.

Sulla base di queste motivazioni i Consiglieri del Coordinamento affermano: “La Politica è chiamata a fare la propria parte, con un nuovo percorso nazionale: le aziende che usufruiscono di fondi nazionali o regionali, di agevolazioni e opportunità burocratiche, non possono che restituire il dovuto in caso di delocalizzazione o tagli immotivati. Tali fondi dovrebbero ritornare per dare priorità alle imprese che scelgono di investire nel nostro territorio rispettandone la storia e la capacità generativa, non usandolo come fossero supermarket”.

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(Consiglio Veneto)

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