Politica – Approvata la Pda n. 113 sul conflitto di attribuzione presso la Consulta nei confronti del Parlamento

Politica – Approvata la Pda n. 113 sul conflitto di attribuzione presso la Consulta nei confronti del Parlamento

(Arv) Venezia 17 dic. 2019 –     Il Consiglio regionale del Veneto che, in armonia con i Consigli delle altre regioni aveva proposto il referendum in materia elettorale per l’abolizione del metodo proporzionale nell’attribuzione dei seggi in collegi plurinominali nel sistema elettorale della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, ha approvato nella seduta di oggi, con 29 voti favorevoli (non hanno votato i rappresentanti dei gruppi consiliari di minoranza che hanno ravvisato nel provvedimento profili di dubbia costituzionalità) la Proposta di deliberazione amministrativa n. 113 con la quale si intende promuovere presso la Corte Costituzionale il conflitto di attribuzione nei confronti del Parlamento della Repubblica per vedere dichiarata la non spettanza al Parlamento medesimo di omettere l’adozione di una legislazione che imponga la sospensione degli effetti del referendum approvato – per la natura non auto-applicativa della normativa di risulta – qualora risulti necessario adottare una disciplina attuativa dello stesso.

Il Consiglio, inoltre, ha approvato a maggioranza, con 31 voti favorevoli, 6 contrari e 8 astenuti, il Progetto di legge n. 475 volto alla modifica della Legge regionale n. 54/2012 su ordinamento e attribuzioni delle strutture della Giunta regionale, in attuazione della Legge regionale Statutaria 17 aprile 2012, n. 1 ‘Statuto del Veneto’, illustrato in Aula dal Relatore Alessandro Montagnoli (Lega Nord), correlatore Piero Ruzzante (Liberi e Uguali). La Legge regionale in vigore prevede che il conferimento di incarichi dirigenziali comporti, per gli incaricati esterni, il divieto di partecipare durante il periodo dell’incarico a concorsi per l’accesso ai ruoli regionali; è stato rilevato tuttavia che tale disposizione non troverebbe corrispondenza a livello statale e nemmeno nell’ordinamento del personale e nella disciplina della dirigenza e del conferimento di incarichi dirigenziali del Consiglio regionale, come definita dalla legge regionale n. 53 del 2012. La disposizione quindi configurerebbe una limitazione alla possibilità di concorrere all’accesso al pubblico impiego del ruolo regionale: la disposizione in vigore è destinata a essere modificata in forza della Proposta approvata nella seduta odierna del Consiglio, contemperando le esigenze legate alla tutela dei principi di trasparenza con i principi volti quindi a favorire la massima partecipazione ai concorsi pubblici per l’accesso al ruolo regionale.

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(Consiglio Veneto)

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