Sanità – Ruzzante, Bartelle, Guarda (Veneto 2020): “Medicina legale di Padova: ancora nessun provvedimento nei confronti del direttore. Per la Giunta Zaia va bene così”

Sanità – Ruzzante, Bartelle, Guarda (Veneto 2020): “Medicina legale di Padova: ancora nessun provvedimento nei confronti del direttore. Per la Giunta Zaia va bene così”

(Arv) Venezia 10 dic 2019 –    “La Giunta Zaia risponde alla nostra quinta interrogazione sul caso della Medicina legale di Padova e per la quinta volta ripete: attendiamo l’esito delle indagini penali. Nel frattempo, no comment. Nessuna valutazione in merito all’opportunità di un procedimento disciplinare, che pure sarebbe di competenza all’Azienda Ospedaliera di Padova che dipende dalla Regione. Su questo, una parola potevano dirla. Invece bisogna sempre dire che va tutto bene, anche di fronte a situazioni così delicate. Va tenuto presente che il direttore della Medicina Legale risulta indagato per un presunto concorso in un falso ideologico nelle analisi antidroga per la commissione patenti, ed è sempre lui l’autore dell’autopsia sul cadavere di Cesare Tiveron, perizia le cui conclusioni sono state smentite da quella disposta dal GUP”. Tramite una nota, i Consiglieri regionali del coordinamento Veneto 2020 Patrizia Bartelle (Italia in Comune), Piero Ruzzante (Liberi e Uguali) e Cristina Guarda (Civica per il Veneto) esprimono la propria “insoddisfazione circa la risposta, fornita oggi in Consiglio regionale dalla Giunta, alle interrogazioni presentate nell’aprile e nell’ottobre 2019. Risposta nella quale viene ancora una volta confermato “il corretto operato dell’Amministrazione regionale”, assieme alla necessità di attendere l’esito dei procedimenti penali in corso. La morte di Cesare Tiveron e tutto ciò che è successo dopo sono fatti gravissimi. Tiveron merita giustizia e le risposte devono arrivare prima di tutto dalla Regione, proprietaria dell’auto blu che lo ha travolto, e per questo noi continueremo ad insistere”.

“Constatiamo – concludono i tre Consiglieri – che nel frattempo il protagonista di questa storia è rimasto al suo posto. Era un interesse della Regione sospendere cautelativamente il direttore della Medicina legale e forse era un interesse anche del dirigente potersi difendere liberamente nei procedimenti a suo carico”.

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(Consiglio Veneto)

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