26ESIMA EDIZIONE DELLA ‘ZENA DEI OSSI’

Del maiale non si butta via niente, quante volte avremo sentito questo detto. Ma pochi forse sanno che c’è chi ancora mette in pratica questa tradizione. Proprio la ‘Zena dei ossi’ è uno di quei momenti legati alla nostra storia culinaria che ci permette di non perdere i legami con il passato e allo stesso tempo di assaporare quelle ricette che non si mangiano tutti i giorni. Queste opportunità si consumeranno venerdì 7 febbraio alla 26esima edizione di questa ‘zena’ nata da un’idea di Luciana Vallese e Beppe Tomaini, i titolari dell’agriturismo “Le clementine” di Badia Polesine e organizzata con la collaborazione di Coldiretti Rovigo.

La serata da decenni, e per la ventiseiesima volta in questo 2020, mette attorno allo stesso tavolo i rappresentanti della politica locale, delle istituzioni e della stampa, favorendo lo scambio di opinioni in un’atmosfera quasi famigliare. Le frattaglie che saranno consumate durante la cena sono rigorosamente provenienti dall’azienda agricola; la cuoca Luciana e il marito Giuseppe durante la serata racconteranno, come sempre, gli aneddoti sui piatti proposti senza svelare i segreti che rimarranno chiusi tra le mura della cucina, soprattutto per i nuovi arrivati, perché, quasi ogni anno, gli invitati, inevitabilmente, cambiano. Tra gli invitati il Prefetto e il suo staff, funzionari della Camera di commercio, dirigenti di Avepa e delle banche del territorio, comandanti dei Carabinieri, Polizia, Finanza, il Questore, presidenti degli ordini professionali e del Tribunale di Rovigo, parlamentari e senatori polesani, oltre che politici locali e regionali e le rappresentanze regionali di Coldiretti a più livelli.

Le cosiddette frattaglie, i tagli meno nobili del maiale, saranno al centro del menù della serata; da 26 anni Luciana e Giuseppe dimostrano quante ricette della cucina popolare si possono ottenere, perché del maiale, davvero, non si butta niente.

(Coldiretti Rovigo)

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